venerdì, 22 Novembre 2024

Giappone, rischi nucleare fanno sparire turisti come Sars

I dati di aprile (300 mila presenze) sono paragonabili a quelli di maggio 2003

Dopo il sisma con conseguente tsunami dell'11 marzo, il turismo giapponese ha subito un crollo vertiginoso. Ad aprile il flusso di turisti stranieri ha segnato un crollo del 62,5% su base scontando i timori per la crisi nucleare di Fukushima. Secondo le stime diffuse dall'ente nazionale per il turismo (Jnto), i viaggiatori stranieri nel mese sono stati complessivamente 295.800, sotto quota 300 mila presenze: un numero simile non si registrava dal maggio 2003, quando il settore fu duramente colpito dallo scoppio dell'epidemia di Sars. Ma il crollo appare ancora più preoccupante se comparato al risultato eccezionalmente positivo dell'aprile 2010, che vide l'arrivo in Sol Levante di 788.212 turisti stranieri. A marzo, invece, si è registrato un calo del 50,3% a 352.800 presenze: considerando solo il periodo successivo alla catastrofe, tra il 12 e il 31 marzo, il crollo sull'anno precedente arriva al 73%. Da metà aprile, ha spiegato l'organizzazione, si è avvertita una timida ripresa del flusso di visitatori stranieri, in particolare da Cina e Paesi del sud-est asiatico, ma "le preoccupazioni per l'incidente alla centrale nucleare non sono superate, e probabilmente questa situazione continuerà". Adesso, dunque, la Jnto intende lanciare una serie di campagne all'estero per promuovere la sicurezza dei viaggi in Giappone.

 

 

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