"Il cammino è un'esperienza che crea un senso di fratellanza tra tutti quelli che vi partecipano ma è anche un modo per riscoprire se stessi. La nostra è l'epoca della fretta, il cammino serve invece per ritrovarsi". Con queste parole dal santuario francescano di Greccio, il ministro del Turismo Piero Gnudi ha rilanciato i pellegrinaggi sulla Via Francigena di San Francesco, in un evento promosso dall'Opera Romana Pellegrinaggi a cui hanno partecipato anche il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e il sindaco di Roma Gianni Alemanno.
Dopo una breve visita al santuario che guarda alla valle Reatina dove San Francesco compose il famoso "Cantico delle creature", Gnudi, Polverini e Alemanno hanno percorso a piedi, assieme ai vertici dell'Orp, mons. Liberio Andreatta e padre Cesare Atuire, un tratto della Via Francigena che dal santuario conduce all'abbazia di San Pastore.
"Con il ministero lanceremo una campagna per riscoprire gioielli nascosti come questo", ha detto Gnudi sottolineando come in Italia vi sia una "straordinaria quantità di luoghi non conosciuti che vanno invece promossi mentre folle di turisti soffocano mete più gettonate come Venezia, Roma e Firenze. In passato – ha aggiunto il ministro – è stato fatto un grave errore, cioè si è contato troppo sul fatto che siccome in Italia ci sono molti posti unici la gente ci sarebbe andata comunque. Il turismo invece è un asset su cui dobbiamo puntare e posti come questi lo testimoniano. Del resto, questo è un cammino di fede ma anche un'occasione per far conoscere un posto poco noto".
In sintonia con il ministro anche la presidente della Regione Lazio che ha sottolineato come la collaborazione con l'Orp "stia portando risultati concreti". "La Regione – ha aggiunto Polverini – crede nel territorio della Sabina e in questo turismo, fatto di cultura, cristianità, spiritualità e anche economia. Certo, nel Lazio c'é Roma ma noi dobbiamo creare nella nostra Regione anche altre opportunità e altre motivazioni".