Per svolgere l’attività di guida turistica occorrerà superare un esame di abilitazione (o essere in possesso di un titolo estero abilitante), che darà accesso all’Elenco nazionale nazionale. Le attuali guide turistiche non dovranno sostenere alcun esame ma saranno iscritte, con una semplice domanda, all’Elenco nazionale. E’ una delle novità previste dal ddl definitivamente approvato alla Camera, frutto dell’abbinamento di un provvedimento del governo con tre disegni di legge di iniziativa parlamentare. Il provvedimento è in attuazione al Pnrr che prevede la regolamentazione della professione della guida turistica.
L’esame sarà indetto almeno una volta l’anno dal ministero del Turismo e consisterà in una prova scritta, una orale ed una pratica. Per accedere all’esame sarà necessario avere almeno una laurea triennale e la certificazione di almeno due lingue straniere, di cui una a livello di competenza C1, e la seconda B2. Una volta superato l’esame di abilitazione ed essere iscritta nell’Elenco nazionale, la guida turistica riceverà un tesserino, con il quale potrà esercitare la professione in tutto il territorio nazionale. Come le altre professioni regolamentate, le guide turistiche avranno l’obbligo dell’aggiornamento professionale, con cadenza triennale, seguendo corsi teorici e pratici organizzati dal ministero.
“Dobbiamo essere orgogliosi di aver raggiunto questo importante traguardo, reso possibile anche grazie alla fondamentale collaborazione che il ministero ha avviato nei mesi scorsi con le associazioni delle guide turistiche, che ci ha portati a trovare una sintesi efficace sulla disciplina, dimostrando, una volta di più, come solo con il gioco di squadra si possano raggiungere grandi risultati”, commenta la ministra del Turismo Daniela Santanchè. “Considerando l’attuale frammentazione regionale – spiega – era necessario definire un ordinamento professionale univoco e uno standard omogeneo dei livelli prestazionali, nonché uno strumento di contrasto all’abusivismo, per quella categoria di operatori che rappresentano la colonna portante e il biglietto da visita per chi viene in Italia”.
“È vero, non tutte le nostre richieste sono state accolte e restano alcuni dubbi. Ma dopo dieci anni di discussione e di attesa, le guide turistiche hanno finalmente una legge specifica che disciplini la professione – sottolinea Micol Caramello, presidente nazionale di Federagit -. Adesso però non è il tempo di fermarsi. L’approvazione del ddl guide turistiche è un primo importante passo per rafforzare il contrasto all’abusivismo, piaga dilagante nel settore, e per pubblicare i bandi per le nuove guide. Chiediamo di proseguire a passo spedito e di essere coinvolti nella stesura dei decreti attuativi, fondamentali per applicare a pieno quanto prevede la nuova legge ed evitare alcune possibili storture”.
Per Valeria Gerli, presidente nazionale di ConfGuide, si tratta di “una legge assolutamente necessaria per contrastare l’abusivismo, garantire il lavoro alla categoria, dare accesso alla professione in modo legittimo a nuove guide turistiche. Resta la preoccupazione per le deroghe al possesso dell’abilitazione in alcuni casi particolari, le attività svolte da remoto, a titolo accessorio e didattiche”.
“L’approvazione del Disegno di Legge alla Camera è una notizia straordinaria per le guide turistiche italiane – ha aggiunto il presidente dell’Associazione GTI Simone Fiderigo Franci – si tratta di un risultato atteso dieci anni e che rappresenta un importante riconoscimento del ruolo dei professionisti nel settore turistico italiano”.