Il turismo italiano corre tra spesa, posti di lavoro, cultura e cibo
09 Ottobre 2025, 12:16
Pioggia di dati positivi sullo stato di salute del turismo siciliano alla fiera di Rimini, di occasione di TTG Travel Experience organizzato da Italian Exhibition Group (Ieg) con oltre 1.000 buyer provenienti da 75 Paes. A dare inizio alle danze il rapporto di Demoskopika.
Ma – come ha sottolineato la ministra del Turismo Daniela Santanchè durante la cerimonia inaugurale del TTG – “per smentire tutte le Cassandre che hanno rotto le scatole tutta l’estate sui dati del turismo c’è un dato di questi di Demoskopika che mi interessa più di tutto: la previsione della spesa di 135 miliardi. L’anno scorso era 127 miliardi. Vuol dire che le nostre politiche stanno funzionando, anche se c’è ancora lavoro da fare”. E
Ma non è finita. Anche dall’Enit arrivano grandi conferme e previsioni rosee: entro la fine di quest’anno il turismo genererà 3,2 milioni di posti di lavoro, che diventeranno 3,7 entro 10 anni; e raggiungerà 237,4 miliardi di pil a fine 2025 che le previsioni indicano in crescita fino a toccare quota 282,6 miliardi nel 2035. C’è poi la spesa turistica, che genera crescita socioeconomica per tutta la filiera nazionale, attraendo investimenti sui territori italiani: a fine anno raggiungerà 185 miliardi di euro (di questi 124,6 generati da turisti italiani e i restanti 60,4 miliardi da visitatori internazionali). Un segnale concreto di crescita e attrattività dell’Italia: rispetto al 2024 infatti la spesa degli stranieri aumenterà del 9,4% (era 55,2 miliardi) e dell’1,6% quella degli italiani (che ammontava a 122,6 miliardi). Da qui ai prossimi 10 anni, invece, si stima che la spesa turistica possa crescere fino a 220,5 miliardi di euro: 142,5 miliardi da italiani e 78 miliardi proveniente dalle spese di turisti esteri. “Il turismo cresce e guida lo sviluppo del nostro Paese. Uno sviluppo economico, come testimoniato dai numeri, e sociale, generando occupazione e investimenti sui territori”, ha detto l’amministratrice delegata dell’Enit Ivana Jelinic.
E nella prima giornata del TTG Travel Experience si è parlato anche del vero superpotere dell’Italia, l’enogastronomia, concetto sintetizzato dalla ministra:” Diciamocelo, tutti vogliono venire in Italia anche perché come si mangia da noi non si mangia in nessun altro posto”. Il rapporto “Il potere turistico della ristorazione”, realizzato da Sociometrica per Fipe-Confcommercio, non lascia dubbi: nel 2024 la spesa dei turisti italiani e stranieri in servizi di ristorazione ha superato i 23 miliardi di euro, generando 11 miliardi di valore aggiunto in quasi 3.300 comuni turistici italiani, con una concentrazione rilevante nelle grandi città d’arte – Roma, Venezia, Firenze – ma con una diffusione capillare in tutte le aree del Paese, dalle destinazioni balneari a quelle montane. Anche nella componente ristorativa il turismo internazionale gioca un ruolo decisivo: nei primi dieci comuni turistici genera oltre il 67% del valore aggiunto complessivo.
Non si può trascurare però il motore della cultura. Dalle indagini svolte da Isnart-Unioncamere per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio, arte, storia, archeologia, monumenti & Co sono saldamente al primo posto tra le motivazioni principali di visita in Italia ormai per il quarto anno consecutivo. Sono il prodotto leader della Destinazione Italia: ha generato nel 2024 il 63% delle presenze turistiche in Italia con un forte sul turismo incoming: è straniero il 66% dei turisti che hanno soggiornato in Italia nell’estate 2025 per trascorrere una vacanza all’insegna della cultura.