“I corridoi turistici verso l’estero, che comunque sono pochi, scadono a marzo. Bisogna che oggi, domani al massimo vengano prorogati”. Lo dice in un’intervista a La Repubblica il ministro al Turismo Massimo Garavaglia, che spera che “ad aprile i corridoi non ci siano più e che le liste dei Paesi dove andare e non andare siano eliminate”. Garavaglia vorrebbe “una regola generale: sotto una certa soglia di occupazione dei posti letto in rianimazione si tolgono tutte le misure, sia per gli italiani che per chi arriva dall’estero”.
“Dobbiamo fare come la Francia – osserva – che ad aprile toglie tutto. Mi auguro che lo stato di emergenza, che scade il 31 marzo, non sia rinnovato, visto che i numeri migliorano di settimana in settimana. Di conseguenza tutte le regole legate a quel provvedimento straordinario decadranno”.
Oltre alla Francia, “che toglie tutto, chi è stato in Spagna sa che basta un’autocertificazione e si entra nel Paese, e poi si può stare fuori fino alle 5 per la movida. Dobbiamo adeguarci per non perdere quote di mercato. Quindi l’utilizzo del tampone per gli stranieri va profondamente rivisto”. Il settore del turismo “vive di programmazione. Gli operatori devono conoscere con largo anticipo le condizioni in cui dovranno operare. Per l’estate la prospettiva è buona, ci sono già numeri interessanti, ma per Pasqua dipende dalle scelte che si fanno ora”.