Oltre 300 stabilimenti balneari da questa estate non apriranno più: l'allarme arriva dal Sindacato italiano balneari (Sib) e da Fiba, l'organizzazione dei balneari di Confesercenti. "Oggi diverse centinaia di imprenditori si trovano tra l'incudine di Equitalia e il martello della revoca della concessione demaniale perché non sono in grado di pagare migliaia di euro, pertanto rischiano di perdere la propria impresa e migliaia di dipendenti e collaboratori di restare senza lavoro", lamentano i due sindacati. "Abbiamo apprezzato – spiegano Sib Confcommercio e Fiba Confesercenti – la risoluzione che i parlamentari del PD Silvia Velo, Caterina Bini e altri hanno rivolto al Governo per richiamare l'attenzione dell'Esecutivo su un problema che si sta trascinando da anni nell'indifferenza: quella relativa ai canoni demaniali pertinenziali. Siamo di fronte a veri e propri drammi che stanno portando all'esasperazione ed alla disperazione così tante famiglie – concludono i due sindacati – mettendone in gioco l'avvenire e le certezze costruite con il lavoro di generazioni".
I sindacati hanno chiesto al ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni e al viceministro Stefano Fassina un incontro urgente per trovare le necessarie soluzioni. Se non saranno ascoltati, Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti annunciano che sono pronti a scendere in piazza davanti il Parlamento ed al ministero delle Finanze per difendere il futuro delle imprese coinvolte e la dignità del lavoro.