domenica, 28 Aprile 2024

Oltre 73 mln di presenze in montagna, al top Cortina, Courmayeur e Livigno

La montagna piace anche d’estate, infatti, è stata scelta da oltre il 15% degli italiani in questi ultimi 3 mesi. Un dato significativo che segna un +2,7% di preferenze rispetto ai dati consuntivi della passata stagione estiva.
“La scelta di trascorrere la vacanza estiva in montagna – conferma Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc e
responsabile di una ricerca sull’argomento – sembrava una tendenza destinata a diminuire negli anni post Covid-19, ma così non è stato tante che nell’estate 2023 si raggiungono i 72 milioni 640mila presenze nelle aree montane e appenniniche italiane presso strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere di vario genere, seconde case, etc. Di queste, le presenze registrate presso le strutture ricettive sono 24,7 milioni”.
Jfc stila anche la classifica delle destinazioni più desiderate: quella che in assoluto ottiene i maggiori consensi tra i nostri connazionali è Cortina d’Ampezzo, seguita da Courmayeur e Livigno. Emerge così che non solo in inverno, ma anche in estate, queste destinazioni mantengono la propria posizione di leadership. “Nelle singole classifiche, invece, Bormio, seguita da Cortina d’Ampezzo e da Canazei – spiega Feruzzi – sono state indicate come le destinazioni più “rilassanti e tranquille”; Livigno, Courmayeur ed Asiago come le destinazioni più ‘green’.
Gli italiani considerano Andalo, Molveno e Madonna di Campiglio le destinazioni più ‘family’, mentre la destinazione più ‘divertente e giovanile’ è Cortina d’Ampezzo, seguita da Courmayeur e Madonna di Campiglio. Infine, gli italiani indicano come destinazione montana/appenninica più ‘trendy’ Cortina d’Ampezzo, seguita da Courmayeur e Madonna di Campiglio”.
L’incremento dell’interesse verso le vacanze estive in montagna spinge anche nuovi turisti verso queste destinazioni e crea nuovi modi di vivere la destinazione: da chi desidera avere la possibilità di effettuare facili passeggiate a chi vuole gustare i prodotti tipici, possibilmente nel luogo di produzione (ad esempio una malga); da chi è interessato a scoprire i boschi, la flora e gli animali selvatici sotto la conduzione di una guida ambientale, etc.
“In questo contesto – dice Feruzzi – è interessante notare come si innalzi anche la richiesta di qualità nei servizi: aumenta la ricerca di esperienze che sappiano garantire una forte attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, come pure crescono le richieste di servizi dedicati ai bambini e agli sportivi (ad esempio bike park) e le ricerche di ristoranti panoramici in quota, da raggiungere anche impiegando qualche ora di trekking”.

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