giovedì, 26 Dicembre 2024

Padiglione Italia porta alla Bit le anticipazioni di Expo Dubai

Il Padiglione Italia a Expo 2020 partecipa alla Bit in corso a Milano. Con una campagna di comunicazione offline e sui social, il Commissariato per la partecipazione del nostro Paese all’Esposizione Universale anticipa quello che sarà uno dei temi chiave dell’Expo al via il prossimo 20 ottobre a Dubai: il turismo innovativo, esperienziale e immersivo.

Con le affissioni nella zona circostante fieramilanocity, le video installazioni all’interno di Bit e la comunicazione sui canali social, il Padiglione Italia offre a espositori e visitatori un’anteprima della presenza di questo pezzo d’Italia a Dubai che sarà una grande opportunità di promozione e confronto globale anche per le imprese del settore turismo che costituiscono parte rilevante dell’economia del Paese.
Expo Dubai sarà un’occasione di attrazione dei nuovi flussi turistici dall’area ME.NA.SA. (Medio oriente, Africa settentrionale e Asia meridionale) che nei prossimi anni genererà la maggiore domanda al mondo di turismo esperienziale.

In una fase in cui gli operatori del settore esprimono preoccupazione per la situazione in Cina, il continente asiatico grazie all’Expo di Dubai offre anche motivi di ottimismo per le prospettive del comparto. Le stime elaborate dalla School of Management del Politecnico di Milano individuano infatti nell’Expo 2020 un fattore di crescita per gli afflussi turistici in Italia: nei prossimi cinque anni, ad esempio, è previsto dal solo Medio Oriente un aumento del 5% delle presenze pari a 25milioni di euro aggiuntivi all’anno in termini di giro d’affari.

Nel Padiglione Italia alla prima Expo nel mondo arabo ci sarà infatti spazio non solo per i paesaggi e il patrimonio artistico-storico delle regioni di tutto il Paese. Il percorso espositivo e la grande offerta formativa dell’Italia a Dubai sarà costituito anche da idee, progetti e buone pratiche del viaggiare connesso al saper fare, ai mestieri e alle industrie creative dei territori così come all’innovazione e alla sostenibilità delle filiere produttive, dell’istruzione scolastica e della ricerca scientifica di centinaia di soggetti pubblici e privati.

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