Il Piano strategico sul turismo sarà presentato a gennaio durante la Conferenza nazionale del turismo. Lo ha annunciato il ministro del Turismo, Piero Gnudi, alla Commissione Attività Produttiva della Camera. Il documento, che dovrebbe essere approvato dal consiglio dei ministri entro metà novembre ed è stato elaborato dagli esperti di Boston Consulting Group, individua 7 linee di intervento e indica 50 azioni. Tra le critiche di Boston Consulting, l'Enit, così come è organizzato ora e le strutture alberghiere: i 34 mila alberghi in Italia "sono troppi" e "devono essere fatti crescere".
L'Enit, infatti, "non solo ha un budget molto limitato, ma non ha le professionalità necessarie. Così come è può essere chiuso. Invece, dovrebbe diventare fabbrica di prodotti ed avere una strategia fortissima sul digitale, ma ora non ha le competenze".
Inoltre "la capacità ricettiva italiana è fatta di piccole imprese, spesso troppo vecchie". "In Francia il tasso di occupazione degli alberghi è molto superiore al nostro", hanno detto gli esperti di Boston Consulting, secondo i quali nei prossimi 10 anni i segmenti chiave che l'Italia deve guardare arriveranno dai Paesi emergenti e soprattutto dai i clienti che oggi hanno una liquidità in banca oltre 250 mila euro. "Su questi clienti bisogna focalizzare l'attenzione", hanno fatto notare i manager.
Tra le priorità del Piano, che "non è scritto sul marmo ma aperto al contributo di tutti", come ha sottolineato Gnudi, c'è l'armonizzazione della tassa di soggiorno e trasformazione in tassa di scopo da destinare ai Comuni; la rottamazione degli hotel; e la trasformazione dell'Enit.