giovedì, 25 Aprile 2024

Ponte 1 novembre, il turismo resiste alla crisi energetica

“I dati che emergono dalle previsioni sul Ponte del 1 novembre sono incoraggianti, superiori non solo a quelli dello scorso anno ma anche a quelli pre-pandemici, ed evidenziano un settore che resiste, nonostante la crisi energetica. È nostro dovere impegnarci per valorizzare e sostenere sempre di più il comparto, che rappresenta un fondamentale volano per la crescita della nazione”. Lo dice la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, in una dichiarazione riportata sulla pagina Facebook del ministero del Turismo.

E in effetti, anche stando alle previsioni delle associazioni di categoria, complice anche il meteo, con un novembre “mascherato” da maggio, continua l’ottima ripresa del turismo.

Traffico ragguardevole sia di italiani che di stranieri con una forte presenza dagli Stati Uniti, favoriti anche dalla debolezza dell’euro rispetto al dollaro, e la conferma di francesi, tedeschi e inglesi che sono tornati in forza a “vivere” le vacanze italiane.

Secondo Federalberghi il break di Ognissanti coinvolge circa 11 milioni e 800 mila italiani, ovvero quasi il 20% della popolazione mentre Cna Turismo e Commercio ne conteggia 10 milioni (con 3 milioni di stranieri) e Federturismo 7 milioni.

Per Assoturismo tra il 28 ottobre e il 1 novembre le strutture ricettive italiane dovrebbero registrare 5 milioni di pernottamenti, 1,2 milioni in più dello scorso anno, che però scontava ancora alcune limitazioni legate alla pandemia.

Conferma il perdurare della ripresa anche l’Associazione Italiana Confindustria Alberghi: rispetto allo stesso periodo del 2019 le principali città d’arte fanno registrare un tasso di occupazione delle strutture alberghiere che supera il 70%, addirittura in aumento dell’1% rispetto al dato pre crisi.

Tra partenze e arrivi, durante il Ponte ci saranno oltre 500 mila passeggeri solo all’aeroporto di Fiumicino. Più o meno il 90% dei vacanzieri è rimasto in Italia mentre i connazionali che hanno superato i confini sono nelle capitali europee (Parigi e Barcellona in vetta) oppure si godono gli sgoccioli di questa coda estiva alle Canarie e Malta.

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