Pride, Roma tra le destinazioni preferite in Europa e nel mondo
12 Giugno 2025, 12:25
closeup of a man, seen from behind, wrapped in an intersex-inclusive progress pride flag walking by a bridge
Siamo nel mese del Pride e Sojern, in collaborazione con il gruppo turistico Sonders & Beach ed ELTA (European LGBTQ Travel Alliance) ha svolto un’indagine sul segmento turistico LGBTQ+ legato agli eventi di orgoglio gay che ci saranno in 14 città.
Dall’indagine emerge che si tratta di viaggi di lungo raggio, in solitaria e programmati per lo più nel proprio tempo libero. Oltre il 45% dei viaggi per il Pride è infatti destinato al lungo raggio (oltre i 4800 km di distanza), con il 58% dei viaggiatori che ha prenotato per recarsi nella destinazione del Pride singolarmente, considerando lo spostamento un viaggio di piacere sebbene siano in aumento i viaggi che uniscono business e divertimento, con appuntamenti di lavoro prima del week end delle parate.
Coloro che viaggiano di più per i Pride sono gli europei (35%), seguiti dai nordamericani (33%). Il singolo Paese di provenienza maggiore sono gli Stati Uniti (38%), seguito dal Brasile (7%)e la Spagna (5%) .
Le città da cui provengono i più grandi spostamenti per il Pride sono New York, Londra e Los Angeles. Roma, che avrà il suo Pride il 14 giugno, è al quarto posto come destinazione di accoglienza per il Pride, e Milano, che avrà il suo Pride il 28 giugno, al decimo. Al settimo posto Lisbona, dove quest’anno si svolge l’Europride. In ambito europeo Roma conquista il terzo posto nella ricerca di voli per il Pride (16,7%), dopo Londra, e Atene, e sempre al terzo posto (13,6%) nelle ricerche di prenotazioni per hotel, dopo Londra e Madrid. In Europa Milano si posiziona invece all’ottavo posto.
In Italia i viaggiatori che prenotano il volo per il giorno prima della parata del pride sono diretti a Roma (22,1%), Londra (15,7%), New York (15.4%). Seguono nella classifica Milano, Bruxelles. Madrid, Amsterdam, Atene, Barcellona, San Paolo, Berlino, Taipei, Johannesburg.
Per quanto riguarda il World Pride, che quest’anno si tiene a Washington D.C. la crescita delle prenotazioni ha registrato picchi meno alti di alcune edizioni precedenti come quella di Copenaghen del 2021 o di Sidney del 2023, riflettendo forse le preoccupazioni geopolitiche o un cambiamento delle priorità della domanda turistica rispetto ai costi di viaggio.
“I viaggiatori LGBTQ+ secondo le ultime stime raggiungevano un valore complessivo di 55 miliardi di euro in Europa, in risalita verso la quote pre covid che si attestava sui 75 miliardi di euro – afferma Alessio Virgili, ceo di Sonders & Beach e presidente di ELTA – i nostri continui studi di settore per questo segmento di mercato attestano che questi viaggiatori sono alla ricerca non solo di una destinazione, ma di un’esperienza significativa e l’aspetto emozionale pesa moltissimo nel viaggio, per questo i brand che investono nei Pride, sia a livello di meta turistica che come sostegno a questi eventi, possono avere un importante ritorno, e non solo dal mondo LGBTQ+, ma da tutti coloro che apprezzano la sostenibilità sociale”.