Cambia il nome del ministro e anzi il turismo adesso ha un ministero dedicato, ma la situazione dei mancati ristori per agenti di viaggio e tour operator non sembra essere cambiata. Un tema di particolare interesse che su travelnostop.com abbiamo affrontato svariate volte (vedi news) Questa volta a denunciare lo stato di cose è Max Falbo, direttore di VoglioVolare Viaggi Tour Operator, che si fa portavoce del malessere che accomuna migliaia di agenti di viaggio italiani.
“Nessuna delle 400 imprese escluse dal bando o che non vi hanno partecipato per varie ragioni (problemi tecnici con la piattaforma; Durc irregolare; difficoltà con la firma elettronica; nuove aperture; negligenza) – spiega Falbo – a quanto ci risulta, nonostante istanze di revisione in autotutela, e richiesta di integrazione conoscitiva e/o soccorso istruttorio, è stata ammessa dalla Direzione Turismo ai benefici del fondo. Al contrario, circa 3mila imprese non in regola con l’art. 2 del bando (Regolarità contributiva e previdenziale al momento della presentazione della domanda) sono state sottoposte ad integrazione conoscitiva, e pur avendo il Durc irregolare (ed altri problemi ostativi) al momento della domanda, sono stati riammessi. Inoltre, alcune domande, come riportato dal “decreto di assegnazione” del ministero, sono state accolte e istruite, pur essendo state ricevute fuori dal portale, circostanza non prevista dal bando”.
Intanto, sono intervenuti altri due fattori: il nuovo bando (decreto 281) in favore di Adv e TO, diverso dal primo come criteri di distribuzione e importi dei contributi, al momento pur essendo stato annunciato gia il 13 maggio, non contiene alcuna informazione su tempi e modalità di uscita (doveva uscire entro 5 giorni dalla pubblicazione). Inoltre, prevede di utilizzare risorse “avanzate” dal bando precedente (circa 129 milioni), che sono quelli non distribuiti alle adv che non hanno avuto accesso, ma soprattutto non prevede alcuna possibilità di recupero per chi non ha avuto accesso al primo bando, per il periodo di crisi febbraio/agosto. E ancora prevede una grave penalizzazione per le attività di Tour Operating (74ter) con percentuali irrisorie di fondo perduto, e pertanto imprese del genere che già non hanno partecipato al primo bando per varie ragioni, adesso si vedrebbero ancora piu penalizzate dal ricevere importi irrisori. Infine, è iniquo sulla distribuzione delle risorse, poiché favorisce pesantemente, rispetto al tour operating, la “distribuzione organizzata”, i retailers ed i franchisors.
Nel frattempo, per quel che riguarda il comparto dello “Spettacolo viaggiante”, il Mibact è stato obbligato dal TAR a riaprire il bando per i soggetti che non hanno avuto accesso al primo bando. “Ecco perchè ora – conclude Falbo – sono gia in corso consultazioni con studi legali per “aggredire” legalmente immediatamente il nuovo bando da parte di decine e decine di adv escluse dal primo bando, con l’obiettivo di bloccarlo ed invalidarlo. Aprendo un contenzioso drammatico ed avvilente per il ministero e per tutto il settore, con conseguenze non prevedibili. La richiesta è soddisfare con modalità e misure analoghe a quelle distribuite con il primo bando, le imprese che non hanno avuto accesso al primo bando, utilizzando quanto necessario dei 128 milioni residui”.