venerdì, 22 Novembre 2024

Santanchè al Vinitaly: vendemmia attira 10 milioni di turisti

“I percorsi dell’enoturismo sono fondamentali per il settore nel suo complesso perchè aiutano la destagionalizzazione, dato che si possono fare al di fuori dei mesi canonici di luglio e agosto, e perchè fanno scoprire territori e itinerari diversi da quelli classici. Si pensi che
solo per la prossima vendemmia sono attesi in Italia 10 milioni di turisti”. Lo ha detto il ministro del turismo Daniela Santanchè partecipando al Vinitaly di Verona.

Del resto, il successo del vino è testimoniato a Vinitaly dalla presenza di 4mila aziende espositrici su 18 padiglioni al completo e racconta un’Italia che attira un numero crescente di enoturisti da ogni dove, e potrà persino spingere degli stranieri, è questa la scommessa del governo, a trasferirsi in uno dei tanti borghi della penisola per lavorare “nel Paese più bello del mondo”, come ha detto il ministro delle
Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a Veronafiere. E’ allo studio un provvedimento, “Lavora nel mondo, vivi in Italia”, volto ad attrarre i navigatori digitali per ripopolare i piccoli centri, anche rurali. Considerato lo sviluppo dello smart working durante la pandemia, “questa rivoluzione digitale – ha detto Urso – rende straordinariamente competitivi i borghi italiani nell’economia globale”.

Intanto, proprio a Verona 30 anni fa nasceva il Movimento Turismo del Vino, la prima associazione sull’enoturismo e oggi Città del Vino, Donne del Vino, La Puglia in Più e il Movimento celebrano l’anniversario nel segno della crescita di questo comparto. Oggi la tipologia di cantina turistica più diffusa in Italia, precisa una indagine a cura Nomisma-Wine monitor condotta in 265 cantine aderenti al Movimento Turismo Vino e all’Associazione Donne del Vino e  e 145 comuni di distretti enologici, è quella piccola e familiare (39%) che appare particolarmente presente in Campania, Puglia e Umbria. Seguono le cantine con rilevanza storica o architettonica (14%) che hanno le percentuali più alte in Veneto e in Piemonte. Le imprese con marchio famoso o storico sono il 12% del totale e sono particolarmente diffuse in Veneto e Sicilia. La presenza delle cantine è rilevante anche sui social, il 99% dichiara di avere almeno un social mentre in Puglia e in Umbria è più alta la quota di cantine ben organizzate per l’incoming.

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