venerdì, 26 Aprile 2024

Sì a semplificazione su ammortizzatori, plauso del turismo

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato la circolare sulle semplificazioni procedurali in materia di integrazione salariale (clicca qui) che semplifica le modalità di presentazione dell’istanza all’INPS per l’accesso all’ammortizzatore sociale riconosciuto dal FIS, rendendo quindi possibili tempi di deposito delle domande più celeri, con una conseguente ricaduta positiva sui tempi di ricezione del trattamento di integrazione salariale da parte dei lavoratori in un contesto emergenziale ancora in corso.

L’attuale congiuntura economica e l’ingresso nel campo di applicazione del FIS di nuovi soggetti datoriali, almeno in una fase transitoria, coincidente appunto con il periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2022, rende possibile prevedere che i nuovi oneri e adempimenti posti dalla Legge di Bilancio 2022 siano per tale periodo oggetto di procedura semplificata.

Anche nell’ottica di un graduale adeguamento alle nuove previsioni normative, in particolare, l’istanza potrà per tale periodo essere presentata all’INPS anche in assenza della attestazione dell’avvenuto espletamento, in via preventiva, della comunicazione di cui all’articolo 14 del Decreto legislativo n. 148 del 2015, in materia di informazione e consultazione sindacale, fermo restando che la informativa deve essere espletata e comunicata all’INPS e che l’INPS potrà richiedere in sede di istruttoria l’integrazione dell’istanza su questo aspetto.

In caso di richiesta di pagamento diretto, la richiesta sarà valutata sulla base di documentazione semplificata che faccia riferimento al fatto notorio della crisi pandemica e alle conseguenze che la medesima ha avuto sul singolo datore di lavoro dal punto di vista finanziario. Allo stesso modo, nella valutazione dei requisiti per l’accesso all’assegno di integrazione salariale con riferimento alle diverse causali, la situazione di difficoltà – si pensi, ad esempio, nel caso della causale ordinaria, alla mancanza di lavoro o di commesse e crisi di mercato – potrà desumersi alla luce della congiuntura economica e delle conseguenze economiche direttamente connesse all’emergenza epidemiologica.

Soddisfazione è stata espressa dalle associazioni di categoria.

“E’ una giornata importante per molte imprese del settore turistico-alberghiero e per i tanti lavoratori che da oggi hanno certezza della piena fruibilità degli ammortizzatori sociali da gennaio 2022 – ha commentato Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi -. Inps, ministeri del Lavoro e del Turismo hanno superato alcune complessità che nel passaggio dalla cassa Covid agli ammortizzatori ordinari si erano venuti a determinare”.

“Con questa circolare – ha aggiunto la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli – si introducono importanti semplificazioni in materia di procedure sindacali, pagamento diretto e causali d’intervento  per i datori di lavoro che richiedono l’accesso all’assegno di integrazione salariale riconosciuti dal Fis. Siamo soddisfatti che, considerato il contesto emergenziale, si sia adottato un provvedimento che in riferimento alle richieste di ammortizzatori sociali chiarisca che ove l’azienda sia costretta a richiedere il pagamento diretto a carico dell’ Inps, la stessa possa fornire a corredo della domanda un documento semplificato per consentire in tempi rapidi l’erogazione del trattamento di integrazione salariale ai lavoratori. Diversamente ci sarebbe stato un aggravio sotto il profilo documentale che mal si sarebbe conciliato con la conclamata situazione di crisi in cui, ormai da due anni, versa il settore del turismo”.

Apprezzamento è stato espresso anche da Astoi Confindustria Viaggi: “i chiarimenti  e le semplificazioni procedurali in materia di ammortizzatori sociali, contenuti nella circolare del ministero del lavoro n. 3 del 16 febbraio scorso, forniscono un aiuto prezioso e concreto alle imprese del turismo organizzato, ancora in forte sofferenza a causa delle permanenti restrizioni sui viaggi. Per il comparto l’uso degli ammortizzatori sociali è stato praticamente continuativo dall’inizio della pandemia e costituisce, purtroppo, una ‘strada obbligata’ almeno fino a marzo. Il ministero, come richiesto dall’associazione, è opportunamente intervenuto  a sbloccare in modo puntuale l’accesso retroattivo agli ammortizzatori, reso problematico dal timing della procedura di informazione e consultazione sindacale ed ha altresì semplificato  e snellito notevolmente gli adempimenti burocratici relativi alla dimostrazione della crisi aziendale per la richiesta del pagamento diretto a carico di Inps”.

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