giovedì, 25 Aprile 2024

Trademark, leggera ripresa a giugno per alberghi italiani

Il meteo negativo penalizza il mare, ma aiuta le città d’arte. Prezzi in calo comprimono margini

Giugno in crescita per il turismo alberghiero italiano. E così se l'andamento meteo negativo frena il mare, spinge in su l'indice di occupazione camere nelle città, con spunti più accentuati nelle maggiori destinazioni d'arte e cultura. Si nota così una performance record per Firenze, al primo posto per occupazione camere e al secondo per prezzo medio dopo Venezia.  A rendere noti questi dati è l’Italian Hotel Monitor, osservatorio della performance alberghiera nei 45 maggiori capoluoghi di provincia italiani in termini di movimento alberghiero, elaborato mensilmente da Trademark Italia grazie alle risposte di oltre 550 albergatori, gestori e dirigenti. Dall'indagine si evince che sono 25, sulle 45 monitorate, le città che registrano un incremento dell'occupazione camere rispetto a giugno 2012 anche se la riduzione dei prezzi medi di vendita delle camere (-0,1% nei 4 stelle e -1,5% nei 3 stelle) comprime i margini per le imprese. 
Firenze si colloca al vertice della graduatoria in termini di occupazione camere (82,6%) e al 2° posto per prezzo medio (132,14 euro a camera), subito dopo Venezia (161,42). Dietro Firenze, con tassi superiori al 70% si posizionano Siena (77,9%), Roma (73,3%), Venezia (72,6%), Pisa (72,5%), Rimini (71,1%) e Padova (70,5%). Chiudono la top ten Bergamo, Ancona e Milano, con tassi appena inferiori al 70%.
Per quanto riguarda il dettaglio dell’andamento mensile, 20 città risentono della diminuzione dell’occupazione camere rispetto al 2012, mentre 25 città dichiarano aumenti: 7 di queste registrano incrementi superiori a 4 punti percentuali. A livello di alberghi Upscale (4 stelle) l’indice medio di R.O. (occupazione camere) si colloca al 68,8% (+3,8 punti rispetto al 2012). Il prezzo medio è di 116,99 euro (-0,1%). Per quanto riguarda la classe Midscale (3 stelle), occupazione camere in aumento di 1,1 punti sul 2012, mentre i prezzi registrano una ulteriore contrazione del -1,5% e si mantengono mediamente inferiori di circa il 50% rispetto quelli dei 4 stelle.

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