sabato, 20 Aprile 2024

Turismo montano, crisi e poca neve: comparto in flessione

Secondo Osservatorio più alti i prezzi di alberghi (2%) e skipass (3%)

Procede a rilento la stagione invernale anche a causa dell'incertezza economica e dello scarso innevamento di molte località sciistiche. Il giro d'affari complessivo, stima l'Osservatorio Turistico della Montagna, dovrebbe raggiungere i 10,8 miliardi di euro, in calo dell'1% rispetto all'anno scorso, con un fatturato 'diretto' salito da 4,31 a 4,33 miliardi di euro, grazie soprattutto all'aumento delle tariffe di alberghi (2%) e skipass (3%). Ma tutto ciò non pare spaventare gli affezionati degli sci, disposti a spendere 128 euro al giorno tutto compreso, circa l'8% in più rispetto allo scorso anno. Eppure il futuro del settore pare essere troppo legato al numero di coloro che praticano lo sci, circa 2 milioni di persone, ambito che – rileva l'Osservatorio – risente però della mancanza di un ricambio generazionale a fronte dell'invecchiamento della popolazione.
Intanto l'attuale stagione non viene vista con particolare ottimismo dagli addetti ai lavori: il 56% pensa che si concluderà con un bilancio simile a quello del 2010-2011 (meno presenze a prezzi superiori); il 40% prevede una flessione delle presenze, una contrazione dei ricavi e una caduta della marginalità; e solo uno striminzito 3,5% stima un aumento delle presenze.

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