giovedì, 14 Novembre 2024

Una boccata d’ossigeno per gli alberghi: associazioni di categoria esultano

Dopo l’approvazione dalla parte della Commissione europea dello schema italiano da 200 milioni di euro a sostegno delle realtà attive nel settore turistico-ricettivo, gli operatori alberghieri italiani tirano un sospiro di sollievo.

Per Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, si tratta di “un segnale importante cui speriamo faccia subito seguito l’autorizzazione anche per i provvedimenti previsti all’articolo 1 del Dl 41/2021 “Dl Sostegni” di grande importanza per le imprese del settore profondamente colpite nel corso di tutta la crisi che rischiano altrimenti di non poter fruire appieno delle misure già disposte”.

Apprezzamento è stato espresso anche dal presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca: “Apprendere che la Commissione europea ha derogato al regime degli aiuti di Stato e ha autorizzato l’utilizzo dei 200 milioni di euro a sostegno delle strutture ricettive messe in ginocchio dalla pandemia, è musica per le nostre orecchie. Si tratta di una misura che investe in pieno le imprese del comparto, così duramente provate dal diffondersi del virus e dalle inevitabili restrizioni che hanno costretto le nostre città a chiudere per un lungo periodo. Siamo grati al ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che già a metà agosto aveva avanzato a Bruxelles la richiesta di deroga per le nostre imprese. Il ministro ha mostrato grande determinazione nel voler sostenere aziende come le nostre che, paradossalmente, erano state escluse da interventi diretti. Sicuramente si tratta di una boccata di ossigeno che ridarà linfa al mondo della ricettività – ha aggiunto Bocca – e renderà più sostenibile la pianificazione nel nostro settore per le stagioni a venire”.

“Un aiuto importante alle strutture ricettive che, durante la pandemia si sono progressivamente indebitate, nell’attesa che si verifichi una piena ripresa dei flussi turistici, specialmente internazionali, sui livelli pre-pandemia”, ha commentato dal canto suo Nicola Scolamacchia, vicepresidente vicario di Assohotel, secondo cui si tratta di “una boccata d’ossigeno soprattutto per gli alberghi situati nelle città d’arte e per quelle strutture che devono pagare un canone affitto, per le quali chiediamo il rinnovo del credito d’imposta sulle locazioni”.

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