Il Portogallo eliminerà nei prossimi giorni alcune delle misure anti-Covid, tra cui il green pass per accedere nei ristoranti, negli hotel, luoghi turistici e grandi eventi. Il certificato di avvenuta vaccinazione sarà comunque sempre richiesto ai confini portoghesi. Tra l’altro, non sarà necessario effettuare il tampone per entrare nei bar e nelle discoteche, ma continuerà ad essere richiesto per l’ingresso nelle case di riposo.
Come preannunciato, Israele non rinnoverà il sistema attuale del Green Pass in scadenza alla fine di questo mese. Il Paese si prepara ad allentare le restrizioni anti Covid visto il calo degli indici della pandemia dovuta alla variante Omicron. Inoltre, al contrario di oggi, sarebbe permesso l’ingresso nel Paese dei bambini dai 5 anni in su non vaccinati: uno dei nodi che ha frenato le famiglie di turisti ad entrare nel Paese. Un’altra delle decisioni, secondo i media, riguarda l’abolizione dell’obbligo di test (antigenico o molecolare) prima di volare in Israele, mentre resterebbe quello in vigore all’arrivo all’aeroporto Ben Gurion.
Nel frattempo, il Giappone si prepara ad allentare le restrizioni alle frontiere per i connazionali e i cittadini stranieri con un aumento delle quote giornaliere sugli ingressi, e la riduzione del periodo di quarantena dai 7 ai 3 giorni. Le nuove linee guida non riguarderanno per il momento le visite dall’estero per ragioni di turismo. A partire da marzo le quote sugli arrivi giornalieri salgono a 5.000 dai precedenti 3.500, una decisione che tiene conto del parere della commissione di esperti medici sul probabile picco dei contagi da Covid nel Paese a inizio febbraio, e la decisione di mantenere lo stato di ‘quasi emergenza’ in gran parte delle 47 prefetture dell’arcipelago, inclusa la capitale Tokyo, fino al 6 marzo.