Hanno protestato i turisti che visitano i nostri siti archeologici in Sicilia, lagnandosi perché non sono puliti e mantenuti come meriterebbero.
Hanno protestano le imprese turistiche siciliane perché hanno dovuto attendere ben due anni per conoscere le graduatorie approvate dal dipartimento del turismo della Regione Sicilia afferenti ai progetti finanziati dalla Ue.
Hanno protestano migliaia di giovani siciliani, soprattutto quelli laureati, che hanno atteso invano e per anni il concorsone per l’abilitazione alla professione di guida turistica.
Hanno protestato i giovani per qualche commissario troppo saccente, perché la conoscenza delle lingue è un supporto alla conoscenza del territorio rispetto alla competenza nell’arte.
Hanno protestato i dirigenti della Regione, qualcuno anche con lettera aperta, perché quotidianamente sono stati attaccati dalla stampa per la favola dei presunti privilegi.
Hanno protestano i residenti di Piazza Armerina per l'aumento del ticket per l'ingresso al sito archeologico da un euro a quattordici.
Protestano tutti, ma protestare è inutile: a che serve, cui prodest? Nessuno ascolta! Un anno trascorso senza risultati concreti. Solo proteste, solo chiacchiere. Ancora un anno. Meno uno all’alba. Proteste, proteste, ma quando le proposte?