Con il regolamento approvato dalla Giunta regionale, adesso gli alberghi diffusi potranno essere avviati in tutto il territorio regionale, nelle città come nei borghi o nei piccoli comuni. Nelle città con più di 5 mila abitanti dovranno essere circoscritti ai centri storici, mentre per i centri meno popolosi rimangono alcune deroghe: un numero minimo di camere (5 anziché 7) e la possibilità di mantenere la destinazione d’uso residenziale, anziché turistico-ricettiva.
“Queste novità – come precisa Antonella Parigi, assessore regionale alla Cultura e al Turismo – mirano a favorire l’impresa turistica e aumentare l’offerta del settore ricettivo, nonché a fornire ulteriori opportunità di sviluppo, in particolare nei centri storici e nei borghi diffuso sul territorio regionale. Il regolamento approvato stabilisce inoltre le caratteristiche e le modalità di gestione delle aziende alberghiere e i requisiti tecnico-edilizi ed igienico-sanitari necessari, nonché il sistema di classificazione e la simbologia grafica per identificare le aziende alberghiere”.
Il regolamento contiene anche disposizioni in materia di: gestione alberghiera in outsorcing; servizi aggiuntivi e complementari; posto tappa, definendo criteri, caratteristiche e servizi delle strutture alberghiere collocate lungo percorsi e itinerari escursionistici riconosciuti dalla Regione; accessibilità delle strutture da parte dei portatori di disabilità.