Affitti brevi, Caizzi: evasione a livelli allarmanti


“Nella sola città di Bari le strutture di ricezione turistica iscritte alla piattaforma Paytourist sono 3.451. Nella stessa città le strutture correttamente iscritte come “utenze non domestiche” (vale a dire quelle che pagano per la Tari una tariffa molto più alta) sono 424. Dobbiamo, pertanto, registrare che ben 3.027 evadono potenzialmente questa imposta. A fronte di un primo acceramento su 1.614 utenze è stato riscontrato che 600 devono mettersi in regola”. E’ il commento di Francesco Caizzi, vicepresidente nazionale e presidente Puglia e Bari Bat della Federalberghi.

“I numeri diffusi dall’assessorato comunale al Bilancio e Fiscalità sono allarmanti. Il fenomeno dell’evasione fiscale totale o parziale del settore turistico-ricettivo e drammatico. Possiamo ipotizzare, dunque, che la portata annuale di questo “reato” sia almeno del 40 per cento, quantificabile, sempre in ipotesi, in quasi 1 milione e mezzo di euro l’anno. Se allarghiamo l’indagine all’intera Puglia, che conta ben 63.303 locazioni turistiche registrate, il valore dell’evasione potrebbe essere di oltre 30 milioni di euro l’anno. Queste cifre sbalorditive – aggiunge Caizzi – mi portano a pensare a quanto lavoro ci sia ancora da fare per regolarizzare il segmento turistico dell’extralberghiero in Puglia. La narrazione mainstream lo ha decantato quale motivo di orgoglio del territorio, nei fatti ha creato (e ancora lo fa) danni seri al territorio e al turismo che si riversa su di esso.

La Federalberghi da oltre 15 anni denuncia le anomalie e i reati connessi dei fautori di questo fenomeno. Lo slogan che ha accompagnato gli albergatori “stesso mercato, stesse regole” purtroppo è ancora attuale. Certo, rispetto a una decina di anni fa, l’attività repressiva della Guardia di Finanza e della Polizia Locale e l’attività legislativa regionale e nazionale, hanno moltiplicato gli sforzi, portando a casa anche buoni risultati. Ma l’atteggiamento di parte di parte delle Istituzioni è ancora troppo remissivo rispetto all’incremento selvaggio di speculatori e falsi imprenditori che fanno soldi a palate in nome del turismo, irridendo le regole e la legge.

Sono convinto che tutte le Istituzioni del territorio e i player legali dell’attività turistico-ricettiva devono
profondere, insieme, tutti gli sforzi per frenare fenomeni che procurano danni alla sicurezza dello Stato, al
rispetto delle regole e alla lotta contro l’evasione fiscale”, conclude il presidente di Federalberghi Bari Bat.

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