lunedì, 23 Dicembre 2024

Riapre al pubblico il Museo Diocesano di Molfetta

Dovrebbe far parte di un circuito europeo di siti ecclesiastici

Ha riaperto al pubblico il Museo Diocesano di Molfetta, un sito culturale e religioso che, secondo il direttore don Pietro Rubini, propone sale espositive che costituiscono “una vera e propria via dell’arte, lungo la quale il visitatore, con l’ausilio di supporti didattici, potrà conoscere l’ingegno degli artisti e cogliere in ogni opera d’arte qualche tratto del volto di Dio”.
Il Museo, secondo le intenzioni di chi ne ha curato il restyling, non dovrà essere un percorso fine a se stesso, ma dovrà essere strumento divulgativo dell’arte e della cultura. L’obiettivo finale infatti, sarà quello di mettere il Museo Diocesano in un sistema con tutti i musei ecclesiastici nazionali e internazionali, come Madrid e San Pietroburgo, creando una sorta di percorso virtuale nel Barocco attraverso i sistemi multimediali e il web.
L’ausilio dei sistemi informatici consente al visitatore di poter fare un percorso virtuale prima della visita stessa, in modo da per poter conoscere, scoprire ed apprezzare durante la visita le bellezze delle oltre 500 opere presenti nel sito.
Il museo è articolato su tre piani: nel piano interrato è collocata l’area archeologica ed è possibile ammirare i paramenti liturgici, le pianete dei Vescovi di Molfetta e la sezione della Statuaria lignea, legata da sempre alla Settimana Santa, con i suoi riti e le sue processioni.
Il primo piano è la zona riservata alla Biblioteca del Seminario, che con i suoi 47mila volumi mentre al secondo piano è ubicata la Pinacoteca, dove saranno temporaneamente esposte, fino al 31 luglio, il dipinto ad olio su tela raffigurante la Madonna del Carmine con l’arcangelo Raffaele e Tobiolo di Corrado Giaquinto, proveniente dalla chiesa di S. Stefano di Molfetta e la statua argentea raffigurante San Rocco, su disegno dello scultore napoletano Giuseppe Sanmartino, custodita nella Concattedrale di Ruvo, nonché la Cassetta eburnea (fine sec. X – inizio sec. XI) del Capitolo Concattedrale di Giovinazzo.

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