La tassa di soggiorno sarà applicata anche ad Ostuni. Il consiglio comunale, infatti, ha ratificato a delibera della giunta con la quale sono stati decisi gli importi della tassa di soggiorno per l’anno 2012 la cui entrata in vigore è prevista dal prossimo mese di aprile. Si andrà dal minimo di 1 euro per il pernottamento nei camping; 1,5 euro per pernottamento a persona negli alberghi da 1 a 3 stelle e nelle altre strutture extra alberghiere quali b&b, ostelli, case per ferie, affittacamere, case e appartamenti, agriturismi; 2 euro per pernottamento a persona negli alberghi a 4 e 5 stelle.
La tassa riguarda tutti coloro che pernottano nel territorio del Comune di Ostuni, fino a un massimo di 5 notti consecutive. Previste esenzioni per i minori di 12 anni e per gli over 70; esenti anche coloro che pernottano per ragioni di lavoro e per gli appartenenti alle diverse forze dell’ordine in servizio oltre che per i portatori di handicap e per i loro familiari.
Contraria la Federalberghi Brindisi. “Con questa tassa – dice Pierangelo Argentieri, presidente dell’Associazione – si dà un pessimo segnale di accoglienza e si penalizza tutto l'indotto legato a questo mercato che in un momento delicato per l'intera economia può incidere significativamente. Anche nella scelta delle destinazioni da parte dei TO la spesa di poche euro della tassa di soggiorno può incidere significativamente. Se durante la stagione estiva la tassa può non essere ammessa, d'inverno può rappresentare un duro colpo per un turismo che non riesce a destagionalizzare”.
Alessandro Semeraro, direttore dell'Hotel La Terra, considera questa decisione “un colpo mortale allo sviluppo turistico di una città considerata tra le più attrattive della regione. Non hanno tenuto conto delle nostre perplessità e dei nostri timori rispetto ad una scelta di questo tipo. Vedremo ora quale sarà la reazione del mercato e la risposta dei TO con i quali abbiamo già firmato i contratti che non tenevano conto di questa tassa”.