A Cagliari non teme l’overtourism, vacanzieri sono opportunità
16 Luglio 2025, 10:15
Cagliari non sente ancora il peso del sovraffollamento da turisti: solo il 18% ritiene che la città sia interessata dal fenomeno. Un dato che si contrappone alla percezione nelle grandi città d’arte italiane, come Firenze (59%) Roma (48%) e Milano (33%).
A Cagliari il turismo rappresenta, per la maggioranza dei cittadini (73%), una vera e propria opportunità economica, mentre solo il 6% ritiene che sia soprattutto una fonte di problemi. È quanto emerge dalla ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos.
Tra i vantaggi principali legati al turismo locale: la promozione della tradizione e cultura locale (55%), l’aumento dei posti di lavoro (52%) e l’apporto economico dei turisti (50%). È molto apprezzata la presenza dei turisti anche per la rivitalizzazione del territorio (46%) e per l’organizzazione di eventi e iniziative (40%), oltre che per la possibilità di bonifica e riqualificazione di aree e territori (32%).
Per quanto riguarda gli aspetti negativi del turismo a Cagliari, il problema principale risulta essere il sovraffollamento dei luoghi pubblici (38%), come le spiagge e il centro città, ma anche l’aumento dei rifiuti (35%) e l’aumento del prezzo degli affitti (33%) che, come conseguenza, porta anche a una carenza di alloggi per residenti, studenti e lavoratori (26%).
I cagliaritani nel 39% dei casi ritengono che i flussi turistici si manterranno stabili nei prossimi uno-due anni, mentre il 30% pensa che siano destinati a crescere ulteriormente.
Per quanto riguarda gli affitti brevi, per il 37% dei cagliaritani sono un problema: uno su due vorrebbe applicare regole più stringenti. Solo il 21% li considera un’opportunità economica.
La gestione dell’overtourism? I problemi, secondo il 38% dei cagliaritani, si possono risolvere con l’aumento dei servizi di mobilità; oppure con il miglioramento delle infrastrutture (32%), dalla promozione di forme di turismo sostenibile (29%) e dalla promozione di incentivi per le attività commerciali locali (29%).