Anche in Sardegna la Fase 2 equivale a una parziale ripartenza e una maggiore libertà per i residenti, non cambiano invece le regole per quanto riguarda gli arrivi in porti e aeroporti. Cioè, tutti i soggetti in arrivo nell’Isola, a prescindere dai luoghi di provenienza, hanno l’obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni, con contestuale divieto di circolazione sull’intero territorio regionale. E questo varrà fino al 17 maggio.
É quanto prevede l’ultima ordinanza della Regione, la n.21, che proroga gli effetti della n.19 del 12 aprile. Chi approda nell’Isola dovrà comunicarlo al proprio medico di base, compilare un modulo e, in caso di comparsa di sintomi avvertire lo stesso medico, rimanendo raggiungibile per ogni attività di sorveglianza. Il provvedimento è strettamente collegato al decreto del Mit che ha interrotto il traffico passeggeri negli scali portuali e aeroportuali sardi fino al 17. Ma non ha nulla a che vedere con l’ordinanza n.20 di sabato che disciplina il percorso della Fase 2 sino al 17 maggio.