Portare via un po’ dei granelli sabbia dalle spiagge delle Sardegna adesso non sarà più possibile. A stabilirlo il testo unificato in materia di Turismo appena approvato dal Consiglio regionale della Sardegna. “Chiunque asporta, detiene, vende anche piccole quantità di sabbia, ciottoli, sassi o conchiglie provenienti dal litorale o dal mare e in assenza di regolare autorizzazione o concessione rilasciata dalle autorità competenti, è soggetto a una sanzione che varia dai cinquecento ai tremila euro”, riporta il testo.
Intanto, però, arriva il monito del consigliere regionale del Pd, Cesare Moriconi, in un interrogazione in cui segnala l’assenza di adeguati controlli. “Il fenomeno dei furti di spiaggia prosegue indisturbato visto che per la stagione turistica in corso – spiega – non risulta che presso gli scali sardi il Corpo Forestale regionale sia impegnato nel contrasto del fenomeno”. Per questo motivo, l’esponente dem si dice “preoccupato che i mancati controlli possano far degenerare un fenomeno destinato ad arrecare danni ingenti al patrimonio ambientale”. Chiede quindi alla titolare dell’Ambiente, Donatella Spano, “se il fatto segnalato corrisponda al vero e, nel caso, quali siano le ragioni per le quali non sono state adottate le misure di vigilanza previste presso tutti gli scali aeroportuali della Sardegna, e come si intenda porvi rimedio”.