domenica, 28 Aprile 2024

Un cordone a protezione delle dune sulla spiaggia di Capriccioli

Strutture leggere a protezione delle dune marine per evitare il fenomeno dell’erosione delle coste del litorale, verranno installate in una delle spiagge più frequentate della Costa Smeralda, quella di Capriccioli, nel comune di Arzachena. Il progetto di conservazione dell’ecosistema dunale di una delle perle naturalistiche della Sardegna è stato finanziato da One Ocean Foundation, la realtà no profit italiana operante a livello internazionale per la tutela dell’ambiente marino. Le strutture, realizzate con materiali naturali, come legno o fibre vegetali, avranno un minimo impatto visivo, oltre ad essere totalmente riciclabili.
Verranno anche organizzati dei momenti dedicati agli alunni delle scuole, agli abitanti della comunità e ai bagnanti e turisti, in cui si svilupperanno materiali didattici di educazione ambientale e una cartellonistica informatica da installare entro la stagione estiva.

Le attenzioni delle attività di One Ocean Foundation si rivolgono ad un ambito operativo specifico della spiaggia di Capriccioli in cui ricadono i cordoni dunali con le sue formazioni di macchia mediterranea retrostanti. Le dune costiere infatti stanno diventando sempre più̀ rare e la Sardegna in particolare ne ha perse oltre il 60 percento.

“La nostra speranza – spiega Riccardo Bonadeo, presidente di One Ocean Foundation – è quella di accrescere sempre più il senso di responsabilità nei confronti dell’ecosistema marino e costiero da parte di residenti e turisti, con l’obiettivo di lavorare insieme per promuovere scelte e comportamenti consapevoli a partire dalle abitudini quotidiane”. Il progetto è stato approvato dal comune di Arzachena che da tempo punta alla costituzione di un parco naturalistico che comprenda anche il promontorio di Capriccioli.

“L’erosione costiera e il carico antropico estivo mettono a repentaglio il litorale di Capriccioli ed è nostro dovere – chiarisce il sindaco Roberto Ragnedda – preservarlo con ogni mezzo, prima che il danno diventi irreversibile. Qui – annuncia – introdurremo anche misure di controllo degli accessi per riportare in equilibrio l’ecosistema”.

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