martedì, 19 Novembre 2024

Tirrenia sposta sede legale a Milano, Regione insorge convoca vertici del gruppo Onorato

Tirrenia sposta la sede legale da Cagliari a Milano ma la Regione Sardegna non ci sta e convoca i vertici della compagnia per martedì 19 giugno nella sede dell’assessorato ai Trasporti. Il gruppo Onorato Armatori spiega in una nota di essere stato “costretto a trasferire la sede legale in Lombardia per ragioni esclusivamente tecniche e annuncia che in tempi brevissimi, e comunque entro fine anno, non solo Tirrenia tornerà a casa ma la Sardegna diventerà la sede legale di tutto il gruppo armatoriale, non limitandosi quindi ad una sola singola compagnia. Questa decisione – sottolinea la società – avrà riflessi positivi anche dal punto di vista fiscale e di indotto per l’economia della Sardegna, nonché per il riconoscimento dell’Isola come sede naturale della nostra compagnia. Ovviamente – rassicura – il trasferimento temporaneo della sola sede legale, e non dell’operativo, non comporterà alcuna conseguenza di tipo occupazionale”.

Attualmente i gruppo impiega in Sardegna 500 addetti e conta di aumentare l’occupazione, diretta e indotto, con il piano di investimenti già programmato per il prossimo quinquennio. Ma le rassicurazioni non tranquillano la Regione, che usufruisce dei servizi di collegamento con la Penisola in virtù di una convenzione con lo Stato che vale circa 72 milioni di euro e che obbliga Tirrenia ad effettuare un determinato numero di corse annuali con una certa regolarità e con determinate tariffe massime.
L’assessore Carlo Careddu ha così convocato i vertici della compagnia per la prossima settimana, anticipando che la Regione non è disposta a subire decisioni unilaterali, come il trasferimento della sede legale. “Formulo fin d’ora le mie formali rimostranze – dice l’esponente della Giunta – riservandomi ogni opportuna ed efficace iniziativa a tutela dell’interesse dei sardi e della Sardegna”. Sul tavolo dell’incontro di martedì anche il problema tariffe: secondo la Regione quelle attuali risultano eccessivamente elevate e questo rischia di avere ripercussioni negative sulla imminente stagione turistica.

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