Festival ‘Isole che Parlano’ in Gallura: il programma completo


Dal 6 al 14 settembre 2025 torna il Festival Internazionale ‘Isole che Parlano’, diretto da Paolo e Nanni Angeli, appuntamento che da ventinove anni mette in relazione arti e comunità, paesaggi e linguaggi dei luoghi della Gallura.

La sezione musicale propone un viaggio che intreccia artisti internazionali e contesti paesaggistici unici, con un calendario che attraversa Palau, La Maddalena, Arzachena e Luogosanto. L’avvio è sabato 6 settembre, al Palazzo di Baldu di Luogosanto, con Descansate Niño, progetto che mescola jazz contemporaneo, rock strumentale e scrittura cinematica. Domenica 7 settembre la scena si sposterà alla Tomba dei Giganti di Coddu Vecchju ad Arzachena con il solo della musicista messicana Fuensanta, che con voce, contrabbasso ed elettronica dà vita a una performance in cui jazz contemporaneo, tradizione latinoamericana e ricerca timbrica si fondono.

Giovedì 11, a Punta Tegge (La Maddalena), l’Elana Sasson Quartet, formazione cosmopolita basata a Valencia, porterà un jazz mediterraneo che ingloba suggestioni poetiche e tradizioni musicali globali. La giornata si chiuderà al Cineteatro Montiggia di Palau con Istèrrida pro Gaza, il concerto del Tenore Murales de Orgosolo, capace di unire la forza della tradizione orgolese a percorsi di ricerca e sperimentazione, in un dialogo che intreccia memoria, resistenza e impegno civile.

Venerdì 12, la mattina nella Pineta di Palau Vecchio sarà dedicata all’incontro tra i contrabbassisti Ksawery Wójciński ed Esat Ekincioğlu, mentre nel pomeriggio, al Faraglione, si esibirà A Bad Day, progetto strumentale che attraverso due chitarre elettriche e pedali analogici costruisce paesaggi sonori. In serata, a Porto Faro, appuntamento con Matteo Carta e il suo progetto King Shepherd and the Lost Sheep, ispirato alle musiche tradizionali sarde e nordafricane.

Sabato 13 settembre si apre con l’incontro/lezione di Paolo Angeli in dialogo con Farah Fersi e il concerto degli Arrepícus, che rielaborano canti della tradizione sarda in chiave contemporanea. Nel pomeriggio, la Roccia dell’Orso sarà al centro di Di Granito, sonorizzazione itinerante dedicata a Pietro Sassu, Mario Cervo e Antoni Are. La sera, a Porto Faro, il duo polacco Maniucha i Ksawery unisce improvvisazione jazz e canti popolari della Polesia, e a Za! + Perrate, progetto che intreccia flamenco, jazz, elettronica e post-rock.

Domenica 14 settembre la Cantina Filigheddu ospiterà Heavy Sound, progetto collettivo che fonde improvvisazione, scrittura e ritmiche afro beat. Nel pomeriggio, a Cala Corsara sull’isola di Spargi, la musicista tunisina Farah Fersi proporrà un solo tra tradizione araba e visioni contemporanee.

Accanto al programma musicale, il festival ospita una mostra di grande rilievo internazionale. Dall’8 settembre al 12 ottobre 2025, il Cineteatro Montiggia di Palau accoglierà l’esposizione ‘Gaza When Emotions Suffocate’, dedicata alla fotogiornalista palestinese Samar Abu Elouf, insignita del World Press Photo of the Year 2025. La selezione, composta da sessanta immagini, racconta Gaza prima e dopo il 7 ottobre 2023 e documenta le conseguenze degli ultimi ventidue mesi, con particolare attenzione alla condizione femminile e alle ricadute intergenerazionali del conflitto.

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