lunedì, 23 Dicembre 2024

Aiuti di stato, a Birgi insediato il tavolo tecnico per evitare sanzioni

Rilanciare l’aeroporto e sviluppare il traffico aereo con azioni di co-marketing giuridicamente corrette, senza incorrere nelle sanzioni per gli aiuti di stato. È questa la mission del tavolo tecnico insediato all’aeroporto di Trapani Birgi, voluto dalle associazioni degli imprenditori e delle professioni.

L’obiettivo è quello di verificare la legittimità di un’azione di co-marketing, finanziata in parte dalla Regione e in parte dai Comuni del territorio, per attrarre le compagnie aeree e garantire il traffico passeggeri senza incorrere nelle problematiche degli aiuti di Stato. Per esaminare il tema sono stati chiamati Nicola Romana, docente di diritto dei Trasporti e del Turismo, delle Reti transeuropee e di Diritto internazionale alla facoltà di Scienze economiche, aziendali e statistiche dell’Università degli Studi di Palermo, nonché autore di numerose pubblicazioni in tema di trasporto aereo. Presente all’incontro anche Gildo La Barbera, esperto in politiche territoriali.

L’iniziativa risponde all’esigenza dei sindaci del territorio di avere garanzie sulla legittimità e sulla procedura di trasferimento delle somme per finanziare una nuova campagna di co-marketing. E su quelle già stanziate per il periodo 2014-2017, ma non ancora pagate, il comune di Valderice ha comunicato a margine dell’incontro di aver trasferito alla Camera di Commercio di Trapani la cifra di 50 mila euro a saldo e stralcio del debito pregresso con Ryanair.

“Bisogna individuare il corretto percorso che ci consenta di finanziare, con le somme dei comuni, ulteriori rotte per incrementare il traffico aereo – ha sottolineato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra -. Ed è estremamente positivo, in tal senso, il rispetto dei tempi e l’impegno mantenuto dal sindaco di Valderice, Francesco Stabile, di pagare le somme dovute a Ryanair. Nei confronti dei comuni morosi, per una cifra pari a 200 mila euro, invece, sono già iniziate le cause al fine di tacitare entro il 2020 il debito residuo nei confronti del vettore irlandese”.

 

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