Birgi tornerà grande: Ryanair premia la Sicilia
25 Settembre 2025, 11:33
Dopo l’abolizione dell’addizionale comunale da parte della Regione Siciliana, Ryanair ha annunciato che a gennaio 2026 aprirà una nuova base a Trapani Birgi. Sarà la terza base Ryanair in Sicilia, la ventesima in Italia. Questo investimento da 200 milioni di dollari in nuovi aeromobili a Trapani-Marsala creerà oltre 800 posti di lavoro locali, 23 rotte, di cui 11 nuove verso destinazioni europee e oltre 260.000 (+25%) di posti aggiuntivi.
La nuova base Ryanair Trapani-Marsala prevede due nuovi aerei B737, 200 milioni di investimento per l’inverno 2025 e per l’estate 2026, 23 rotte totali, incluse 11 nuove da/per Baden-Baden, Bari, Bratislava, Bournemouth, Bruxelles, Katowice, Londra, Pescara, Saarbrücken, Stoccolma e Verona. Crescita del traffico fino a superare un milione di passeggeri all’anno, aumento della capacità del 10% su Roma e Milano, supporto ad oltre 800 posti di lavoro locali, maggiore connettività durante tutto l’anno, più turismo, più posti di lavoro e tariffe più basse.
“Dal nostro primo volo verso la Sicilia nel 2003 – ha detto il ceo Eddie Wilson – Ryanair ha trasportato 100 milioni di passeggeri da e per la Sicilia. La nostra nuova base di Trapani-Marsala arriva dopo la decisione del Presidente Schifani e del Governo Siciliano di abolire l’addizionale municipale nei piccoli aeroporti siciliani, ma ora è il momento giusto per fare un ulteriore passo avanti estendendo questa misura a tutti gli aeroporti siciliani”.
“Attraverso l’abbattimento dell’addizionale comunale fortemente voluta dal Governo Schifani – ha aggiunto l’assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, Alessandro Aricò – sarà incentivato il traffico aereo verso gli scali siciliani fino a 5 milioni di passeggeri, favorendo lo sviluppo economico e turistico della regione e favorendo soprattutto i viaggiatori che avranno tariffe più basse e nuove destinazioni. Il tutto si inserisce in una politica di rilancio degli aeroporti siciliani, che attraverso anche azioni di continuità territoriale per Comiso (che partirà l’1 novembre) Lampedusa e Pantelleria, costituiscono con Trapani, Palerno e Catania il terzo sistema aeroportuale regionale d’Italia”.
“Il ritorno della base di Ryanair all’aeroporto di Trapani non è un traguardo, è il traguardo – ha sottolineato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra -. Ed è stato raggiunto dopo 10 anni di assenza della compagnia irlandese dallo scalo che si è fatta sentire con ripercussioni su tutto il territorio. Durante il progetto di rinascita del Vincenzo Florio, iniziato sei anni fa, è successo davvero di tutto, persino il Covid si è messo di mezzo ma non è mai mancata la nostra convinzione, la voglia di fare e il supporto di una politica regionale illuminata che ha scelto di sostenere i trapanesi e il loro aeroporto. Ci avevamo visto giusto nel perorare la causa dell’eliminazione dell’addizionale comunale e, a distanza di pochi mesi, ne stiamo raccogliendo i frutti”.
Soddisfazione è stata espressa anche dalla presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale, Rosalia D’Alì che ha però mostrato una perplessità: “ci auguriamo che la presenza del centro di addestramento degli F35 nello scalo, annunciata nelle scorse settimane e che dovrebbe essere operativa dall’inizio del prossimo anno, non ostacoli lo sviluppo di questo percorso ma sia un valore aggiunto. Il lavoro di promozione della destinazione turistica ha un orizzonte temporale a medio e lungo termine e va svolto con la partecipazione e il sostegno di tutti gli attori coinvolti”.