venerdì, 8 Novembre 2024

L’aeroporto di Catania compra lo scalo di Comiso

L’aeroporto di Catania ha comprato lo scalo di Comiso. La Sac, società che gestisce l’internazionale ‘Vincenzo Bellini’, ha acquisito il 100% di Intersac, società che ha oltre il 65% di Soaco, proprietaria del ‘Pio La Torre’. Lo ha reso noto il presidente della Camera di commercio del Sud Est Sicilia, Pietro Agen, a margine del convegno ‘Il trasporto aereo nell’Europa delle Regioni: la rete aeroportuale della Sicilia”, organizzato dal centro studi Demetra in collaborazione con la Sac.

“Ho una buona notizia- ha detto il presidente della Camera di commercio Sud-Est Sicilia – la Sac ha acquisito l’intero pacchetto azionario di Intersac. Un passo avanti per la rete aeroportuale. Un’operazione trasparente, un passo per crescere. Viviamo un momento di cambiamento epocale – ha aggiunto Agen – non ci facciamo colonizzare, ma stiamo soltanto facendo squadra: o cogliamo queste opportunità o siamo condannati alla marginalità. Il collegamento tra gli scali è vitale perché la situazione è pessima. Questa è un’occasione – ha sostenuto Agen – e io ho avuto la fortuna di trovare una governance dell’aeroporto e soci coesi”.

Nel sistema dei trasporti aerei, ha osservato Agen, “tutti vanno verso l’opzione di cessione del pacchetto di maggioranza”. E la Sicilia, ha sottolineato, “non cresce senza investimenti”. Mentre, ha concluso il presidente della Camera di commercio Sud-Est Sicilia “il sistema aeroportuale del Sud-Est può diventare la Fiat dell’Isola” creando “posti di lavoro con i cantieri che saranno aperti”.

La notizia arriva dieci giorni dopo l’annuncio dell’avvio alla privatizzazione di Sac, decisa dall’Assemblea dei soci e dal Cda. La strada sarebbe quella del ‘trade sale’: la cessione di una quota di maggioranza a un partner privato selezionato con procedura ad evidenza pubblica. Una iniziativa, quella della privatizzazione, sulla quale è acceso il ‘faro’ del ministero dei Trasporti: “vigileremo e controlleremo – ha annunciato dieci giorni fa da Catania Danilo Toninelli – e io inciderò affinché ci siano paletti chiari: investimenti, occupazione e benessere per il territorio”. E chi dovesse prendere Sac avrà, oltre a quella di Catania, anche la gestione dello scalo di Comiso.

Pietro Agen non ha dubbi: “l’acquisto di Intersac è un passo avanti per la rete aeroportuale, un’operazione trasparente”. E avverte: “O cogliamo questa opportunità o siamo condannati alla marginalità”. La Sicilia, ha spiegato, “non cresce senza investimenti”, mentre “il sistema aeroportuale del Sud-Est può diventare la Fiatdell’Isola” creando “posti di lavoro”.

Favorevole si è detto Vito Riggio, presidente di Assohandler ed ex di Enac: “Aprire gli aeroporti a un’integrazione tra pubblico e privato e avvalersi di competenze finanziarie e industriali è di interesse per la crescita della Sicilia” per evitare il rischio di “non avere prospettive per mancanza di investimenti che reggano i flussi crescenti di traffico”.

Per il presidente della Regione, Nello Musumeci, “sei aeroporti e sei gestioni” sono “un paradosso” frutto di “un individualismo tutto siciliano” che adesso, però, “fa a pugni con un mutato contesto internazionale organizzativo e finanziario”. E ha aggiunto che la Regione ha “il dovere” di “perseguire la gestione unica anche per Palermo e Trapani”.

Di tutt’altro avviso il Codacons che ha chiesto al ministro Toninelli la “revoca della concessione governativa a Sac” e di indire “un bando internazionale per il suo affidamento”.

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