lunedì, 18 Novembre 2024

Scalo Catania: attesi 197mila passeggeri durante settimana del G7    

Sono 197mila i passeggeri previsti in transito nell’aeroporto internazionale di Catania nella settimana del G7, che si terrà il 26 e il 27 maggio a Taormina. Il dato, secondo fonti della Sac, rappresenta un aumento del 15,52% rispetto allo stesso periodo del 2016, quando furono 170.526 i passeggeri in transito a Fontanarossa.

Nella stessa settimana crescerà anche il numero dei movimenti aerei: sono 1.398 (+12% rispetto al 2016). In aumento del 2% anche il load factor, il fattore di riempimento degli aeromobili (86,5% di posti occupati, nel 2016 erano 84%). Il mese di aprile 2017 ha visto nello scalo di Catania una crescita del 23% di traffico, con un transito di 769.953 passeggeri: un trend del +20% costante dall’autunno 2016.

Intanto al’aeroporto è stato appena inaugurato il Canale Sanitario, strategico presidio medico in airside per passeggeri con sospette malattie infettive. In questo modo, lo scalo diventa il terzo Aeroporto Sanitario in Italia, dopo Malpensa e Fiumicino.

La struttura, voluta dal ministero della Salute, sorge su un’area di circa 200mq del piazzale ed è stata costruita grazie a un investimento di 445mila euro. Il Canale Sanitario presenta tre percorsi differenziati con una segnaletica orizzontale esterna – area rossa, gialla e verde, come i codici triage del pronto soccorso ospedaliero – che orienta le ambulanze o le navette interpista. Al suo interno gli spazi sono articolati in sale d’aspetto, ambulatori, aree d’isolamento a pressione negativa con filtri HEPA (sistemi di filtrazione ad altissima efficienza) e rete fognaria “dedicata”, ovvero senza contatti con la rete cittadina e predisposta per la bonifica.

“Una struttura unica nel meridione d’Italia – sottolinea Ranieri Guerra, direttore generale della Prevenzione Sanitaria presso il ministero della Salute – con caratteristiche tecniche per il biocontenimento e il controllo sanitario di passeggeri provenienti da Paesi cosiddetti “affetti” o che, durante il volo, presentano segni e sintomi di malattie infettive diffusive”.

Claudio Pulvirenti, direttore regionale del ministero, spiega che “in casi di emergenza, segnalati alla torre di controllo dai comandanti dei voli in transito o in fase di atterraggio, interverrà l’equipe del Ministero della Salute (USMAF-SASN, Uffici della Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera), composta da 5 medici, 1 infermiera professionale e 4 tecnici che quotidianamente svolgono controlli sanitari alle frontiere nell’ambito del Regolamento Sanitario Internazionale.In casi sospetti – proseguePulvirenti – i medici del Canale Sanitario decideranno se trasportare il paziente nelle strutture del territorio con Pronto Soccorso Infettivologico, nel caso di Catania l’Ospedale Garibaldi Centro, o attivare un volo sanitario fino ai centri nazionali di Roma (Spallanzani) e Milano (Sacco)”.

“Siamo l’unico scalo nel sud Italia – dicono la presidente di Sac, Daniela Baglieri, e l’ad Nico Torrisi – a poter offrire questo importante servizio sanitario alle compagnie aeree provenienti dai paesi del Sud e del Medio Oriente che sinora, in casi di sospetta emergenza infettivologica a bordo, potevano atterrare solo a Roma: aggiungendo quindi un’altra ora di volo allo stato di allerta sanitario che mette a rischio passeggeri ed equipaggi. Siamo certi che questa qualifica di Aeroporto Sanitario aumenterà l’appeal di Fontanarossa da parte delle compagnie aeree, siano o no già partner dello scalo di Catania”.

 

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