venerdì, 22 Novembre 2024

Uno scalo intercontinentale nel cuore della Sicilia? I fondi ci sono e vengono dall’Australia

È stata costituita a Catania una nuova società per azioni: è la Victoria Aviation Group, con capitale interamente australiano. L’obiettivo è la realizzazione di nuove infrastrutture aeronautiche e servizi di manutenzione aerea a supporto dell’ampliamento verso l’interno della Sicilia del sistema aeroportuale del capoluogo etneo, in una prospettiva di sviluppo intercontinentale del trasporto aereo siciliano. La nuova società è stata presentata alla stampa a Enna, nella sede centrale dell’università Kore. La scelta della Kore come sede di presentazione dell’iniziativa è da ricondurre al progetto elaborato alcuni fa dall’università ennese per l’ampliamento delle potenzialità dell’aeroporto di Catania, basate su una seconda pista allora prevista proprio nel territorio di Centuripe, in provincia di Enna.

Il presidente della Kore, Cataldo Salerno, per grandi linee, ha evidenziato la necessità di un aeroporto intercontinentale in grado di ospitare non solo i grandi aerei ma anche i servizi di manutenzioni degli aerei che per ora si trovano a Parigi ed a Dubai. “La Sicilia – ha sottolineato – ha bisogno di un aeroporto intercontinentale per cercare di aumentare il turismo e gli scambi commerciali tra la Sicilia e tutto il mondo, specie Asia, Australia e Americhe. Inoltre la realizzazione di questo scalo comporterebbe almeno duemila posti di lavoro”, si legge sul sito vivienna.it.

Maurizio Severino, che di fatto è il progettista dell’opera, ha tenuto a sottolineare che la zona di Centuripe è importante perché i venti non incidono sul territorio, Fontanarossa in questo momento è asfittica, ha bisogno di una pista di circa 5/6 chilometri, e che sarebbe necessario il raddoppio della linea ferrata tra Bicocca e Catenanuova. Inoltre, secondo quanto riferito, il presidente della Regione nello Musumeci giudica positivamente questo progetto. Infine è stato puntualizzato che il costo previsto, che oscilla tra 1-1,5 miliardi di euro, sarà coperto esclusivamente da capitali privati.

 

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