lunedì, 23 Dicembre 2024

Turismo e scalo nell’ennese, Cina alla conquista della Sicilia

Lombardo: governo farà di tutto per agevolare realizzazione dei progetti

Un volo Shangai-Roma e la possibilità di aprire un collegamento aereo tra la Cina e Catania. Ma anche investimenti nel settore turistico siciliano e nel porto di Augusta e la realizzazione di un aeroporto intercontinentale nella piana di Gerbini, tra Enna e Catania. Così la Cina punta dritto alla Sicilia dopo la missione effettuata nei giorni scorsi da una delegazione siciliana in Cina presieduta dall'assessore regionale ai Beni culturali e all'Identità siciliana, Gaetano Armao.
"Il rapporto diretto con il mercato cinese – sottolinea il presidente della Regione, Raffaele Lombardo – può rappresentare una svolta per la nostra economia. Ben vengano, quindi, gli investimenti di questo grande Paese in Sicilia. Il privato che investe chiede tempi certi e il governo regionale farà di tutto per agevolare la realizzazione di questi progetti con celerità". L'aeroporto internazionale dovrebbe vedere la luce nella piana di Gerbini. Si prevede la realizzazione di un terminal e di una pista da 3 chilometri. Il nuovo aeroporto dovrebbe essere gestito dalla Sac, la società che opera già a Fontanarossa. Questo consentirebbe la realizzazione di economie di scala e l'ottimizzazione dei servizi. Sul fronte più propriamente turistico, HNA Turismo proporrà un'offerta di fascia alta per i cinesi che vorranno visitare la Sicilia. Inoltre, il gruppo HNA chiederà l'autorizzazione per realizzare l'area per il transhipment nel porto commerciale di Augusta: 300 metri lineari di banchina e 300 mila metri quadrati per l'area di stoccaggio. Il governo regionale fornirà al gruppo HNA il supporto necessario per la valutazione di iniziative da intraprendere nel settore dei beni culturali in coincidenza con il World Expo di Shangai previsto per il maggio prossimo. L'accordo siglato tra Sicilia e gruppo HNA prevede anche la possibilità di operare nel campo della nautica da diporto, settore nel quale l'Italia può contare su professionalità apprezzate in tutto il mondo. La holding cinese e una azienda isolana, che verrà individuata dalla delegazione siciliana, dovrebbero dare vita a una jont-venture per la produzione di yacht nell'isola di Hainan.

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