domenica, 5 Gennaio 2025

In Sicilia rilasciati 35.591 CIN, in regola 80,12% delle strutture

Sono 35.591 i Cin rilasciati, di cui 673 in verifica amministrativa, in Sicilia. Si evince dai dati pubblicati sul sito internet istituito dal ministero del Turismo (https://bdsr.ministeroturismo.gov.it) dove è possibile monitorare in tempo reale lo stato di avanzamento nei vari territori. La Sicilia si piazza al sesto posto tra le regioni in cui è stato rilasciato il maggior numero di Cin dopo la Toscana (54.148), il Veneto (48.751), la Lombardia (48.469), il Lazio (40.254), la Puglia (36.722).

Il Codice Identificativo Nazionale, nato per regolare il mercato degli affitti brevi ma che interessa tutte le strutture ricettive in generale, è finalmente partito. La sanzione applicabile, a partire dal 2 gennaio 2025, varia da euro 800 a euro 8.000 in caso di strutture o immobile privi di Cin e da euro 500 a euro 5.000 in caso di mancata esposizione del Cin all’esterno dello stabile in cui è collocato l’appartamento o la struttura o di mancata indicazione del Cin in ogni annuncio ovunque pubblicato e comunicato. E’ inoltre prevista una sanzione da euro 500 a euro 5.000 a carico dei soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e dei soggetti che gestiscono portali telematici, da applicarsi in caso di mancata indicazione del Cin in ogni annuncio.

Secondo i dati della banca dati del ministero del Turismo, in Sicilia la provincia con il più alto numero di strutture abusive è quella di Siracusa, con il 76,33% di strutture censite mentre a Ragusa e provincia hanno ottenuto il Cin il 77,41% per cento delle strutture. A Trapani il 77,04%. La percentuale sale in quella di Messina e in quella di Agrigento. Nella prima l’80,25%  è in regola, mentre nella seconda si arriva al 79,85%. In provincia di Caltanissetta la percentuale è dell’82,52%.

Un capitolo a parte è quello relativo alle province relative alle due città più grandi: Palermo e Catania. Nella prima le strutture registrate sono l’83,32% mentre nella seconda la percentuale scende all’82,61%. La provincia con la percentuale più alta è quella di Enna, che arriva al 96,72% di affitti brevi registrati.

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