lunedì, 23 Dicembre 2024

Ragusa, sale protesta lavoratori dei villaggi sequestrati

Il 30 maggio in programma manifestazione per apertura scalo Comiso

Protestano i lavoratori dei 3 maggiori villaggi turistici del Ragusano (Baia Samuele, Marispica e Marsa Siclà) sequestrati nei giorni scorsi per reati ambientali. A farsi portavoce del disagio Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia. “Se le strutture dovessero rimanere chiuse – ha detto Flauto – 400 lavoratori e le loro famiglie subirebbero gravi ripercussioni in quanto la tipologia di contratto stagionale garantisce copertura di reddito ai lavoratori per tutto l’anno, in virtù del fatto che il lavoratore, grazie all’impiego durante i mesi estivi ha la facoltà di potere godere, a fronte di almeno 78 giorni di contribuzione, dell’indennità di disoccupazione per i restanti mesi dell’anno”.
Il 30 maggio i lavoratori, in concerto con i sindacati hanno organizzato una manifestazione a Comiso in concomitanza con l'apertura dell'aeroporto civile.
"Le ultime notizie arrivate dal Tribunale – commenta Marianna Flauto – ci sconfortano. In condizioni di questo tipo dovrebbe prevalere il buon senso e tenere fortemente in considerazione la salvaguardia dei livelli occupazionali. Tale impostazione, ovviamente, non vorrebbe dire evitare il proseguimento delle indagini in corso, in quanto è d’obbligo trovare i responsabili di tali illeciti ed applicare agli stessi le pene dovute,  bensì definire, attraverso l’intervento dei sindaci dei Comuni coinvolti, dei proprietari delle strutture interessate e della stessa Regione Siciliana dei  percorsi di messa a regime delle situazioni di irregolarità senza per questo dovere ricorrere alla chiusura delle attività. Analoghe situazione – conclude Flauto –   in altre parti d’Italia (vedi l’Ilva di Taranto), sono state trovate in contesti dove gli illeciti in essere erano ben più gravi di quelli oggi sotto accusa”.

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