Signum, si chiude il 2025: una stagione segnata da intense emozioni


L’Hotel Signum, a Salina, ha chiuso i battenti il 2 novembre, a concludere una stagione ricca di emozioni ed eventi impattanti. Ora è tempo di pensare alla stagione appena conclusa, alla sua intensa unicità, con la mente già in movimento verso il futuro.

Clara Rametta è scomparsa ad agosto. Moglie di Michele e mamma di Martina e Luca Caruso, anima potente del Signum. Fu lei insieme al marito a crearlo nel 1988, dando vita a un modello unico di ospitalità. Donna determinata, colta, visionaria, amorevole, coraggiosa. Figura centrale nella sua famiglia e punto di riferimento per Salina, attiva promotrice di un turismo sostenibile attraverso una virtuosa cultura dell’accoglienza, con l’obiettivo di rendere “green” l’isola eoliana, potenziarne i servizi e forgiare un eco-sistema socio/economico solido e sano.

“La perdita di mamma a Ferragosto. Il dolore e al tempo stesso il desiderio di portare avanti quello che ogni giorno lei ci ha insegnato, un’ospitalità vera, garbata, sincera, nel rispetto dei nostri clienti. L’estate 2025 ha avuto un prima e un dopo. Un tempo sempre attraversato dalla sua presenza, donna immensa che ci ha lasciato come patrimonio prezioso la sua forza, la sua guida e la sua visione” affermano Luca e Martina Caruso.

Sembra quasi un suggello al suo ricordo l’assegnazione di una “CHIAVE” da parte della Guida Michelin, a ottobre 2025. Un riconoscimento prezioso, che celebra il meglio dell’ospitalità mondiale, attraverso un’accurata selezione degli hotel che offrono i soggiorni più straordinari. Sarà il caso certo, ma che sia arrivata proprio in questo momento lo fa apparire come il segno di quanto Clara abbia lasciato in eredità e di quanto il suo impegno rimanga un faro per i figli, nel continuare a rendere onore al Signum, in tutto ciò che rappresenta.

La stagione è stata soddisfacente, un bilancio positivo che attesta il consolidamento di una maggioranza di clientela straniera (circa il 75%) con una preponderanza di Americani, Francesi, Inglesi e Australiani. Oltre la riconferma di una fetta “italiana” di sempre grande importanza, che conferisce al contesto una nota di autenticità unica. Un 2025 solido, in termini di presenze e di numeri, oltre che per l’alto grado di soddisfazione degli ospiti e con un team performante e a fuoco, fiore all’occhiello del Signum, in quella declinazione di famiglia allargata che ne contraddistingue i tratti.

Il gusto si tinge di rosa: bilancio di una stagione gastronomica capitanata dalle donne

Una quota rosa importante. Quest’anno Martina è ripartita con una brigata quasi tutta al femminile, un team rinnovato e dinamico, pronto ad affrontare le sfide della stagione con grinta e determinazione.

La parte gastronomica, infatti, ha regalato riscontri estremamente positivi. Il ristorante stellato di Martina Caruso ha mantenuto i menu dello scorso anno. SIGILLO, OLTREMARE e RADICI. Con l’aggiunta di una novità, l’introduzione dei salumi di mare, progetto curato da Martina con il marito Simone Di Mauro. Una vera e propria norcineria di mare, frutto di una tradizione artigianale che offre una combinazione di qualità marina, lunga stagionatura e sapore sorprendente. Il Bistrot ha tracciato una sua identità ancora più definita. Nel continuare a raccontare la storia della famiglia Caruso, attraverso i piatti un tempo cucinati da papà Michele, lo ha fatto attraverso una lente nuova, mantenendo il senso della tradizione ma con la visione fresca e contemporanea di Fabiola Sinani, in una carta bilanciata tra le radici e il suo sguardo al presente.

Sotto la supervisione di Martina Caruso, Fabiola lavora anche a stretto contatto con Antonella Galante, sous chef al gourmet, in un virtuoso scambio che si manifesta nella coerenza valoriale di tutte le anime del Signum.

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