Marco Mineo, presidente di Assohotel Confesercenti Palermo, torna sulla vicenda dell’aumento della tassa di soggiorno per chiedere “chiarezza sulla data di attuazione e sull’utilizzo che l’amministrazione comunale intende fare di queste risorse”.
“L’incontro urgente da noi richiesto il 22 maggio scorso al presidente del Consiglio comunale, Giulio Tantillo, al vicesindaco Carolina Varchi e all’assessore al Turismo Sabrina Figuccia – spiega – ha prodotto alcuni risultati, tra cui il posticipo dell’entrata in vigore della nuova tariffa, che praticamente raddoppia quelle esistenti, arrivando a 5 euro al giorno per le strutture a 5 stelle, e alcune modifiche al testo ma restano ancora tanti aspetti da migliorare a tutela dei turisti e degli albergatori”.
Il riferimento è ai possibili contenziosi con chi ha già prenotato in base alla vecchia imposta di soggiorno. “Le modifiche apportate alla delibera – spiega Mineo – mettono al riparo dagli aumenti chi ha prenotato tramite agenzia di viaggio ma non chi lo ha fatto online o in maniera diretta, contattando noi albergatori e questo ci espone a contestazioni. Siamo tutti consapevoli che l’aumento è un’operazione che ha a che fare con il bilancio comunale e non con il turismo, ma ricordiamo che la tassa di soggiorno è un’imposta di scopo e deve essere utilizzata per migliorare servizi e offerta turistica attraverso un percorso di concertazione. Chiediamo, dunque, all’amministrazione di fare chiarezza sulla data di entrata in vigore delle nuove tariffe e di prevedere una manleva nel caso in cui il cliente non intenda pagare la differenza di imposta”.