Serpeggia una certa perplessità all'interno di Assoturismo Sicilia, che ieri ha riunito il suo direttivo regionale, a proposito dei distretti turistici. "Appare alquanto evidente – afferma Giovanni Felice, presidente Confesercenti Sicilia – che i timori rappresentati in occasione dei tavoli tecnici indetti per la stesura del regolamento attuativo dei Distretti turistici locali, oggi rivelano il loro fondamento tanto che a livello regionale in prima analisi si stimano circa 30 istanze per il riconoscimento di altrettanti Distretti".
Secondo Salvo Basile, coordinatore delle politiche del purismo di Assoturismo, "la proliferazione dei distretti in ambito regionale indebolisce la capacità promo-commerciale della nostra offerta turistica perché a causa di tale processo di frammentazione troverà grandi difficoltà a penetrare e a sopravvivere nei mercati internazionali".
Ma, nonostante ciò, Andrea Corso, presidente regionale Assoturismo, annuncia l'intervento dell'associazione. "Non possiamo e non vogliamo sottrarci dall'agire con grande senso di responsabilità – dice – pertanto in seno alla Commissione di Valutazione preposta ai sensi dell'art. 4 comma 3 del Regolamento Attuativo, vigileremo insieme a tutti gli altri componenti, affinché i distretti siano realmente uno strumento per consentire ai territori che lo ospitano di accrescere la loro capacità di attrarre più flussi turistici aumentando la presenza del turismo pernottante e il valore della spesa turistica. Alcune irregolarità riscontrate nella fase costituente dei distretti su alcuni territori, in cui si sono adottati criteri tutt'altro che inclusi, verranno denunciate e discusse nelle apposite sedi istituzionali".