venerdì, 8 Novembre 2024

Dal Teatro Massimo al museo della Mandorla, Confartigianato finanzia 4 restauri in Sicilia

Dal Teatro Massimo al Museo della mandorla di Avola sono 4 gli interventi di restauro firmati da Confartigianato Sicilia e Ancos, l’Associazione nazionale comunità sociali e sportive di Confartigianato, grazie al contributo del 2 per mille.

Al Teatro Massimo di Palermo il restauro riguarderà il ripristino del portone di accesso al foyer. Il portone, di una grandezza di 4,95 per 10,62 metri, sarà interamente recuperato e portato agli antichi splendori. Ad Enna previsto l’intervento nella chiesa dei Cappuccini e a Librizzi nella Chiesa Madre. Ad Avola, invece, il restauro riguarderà i macchinari del Museo della mandorla.

A fare gli onori di casa, al Teatro Massimo, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il sovrintendente del Teatro Massimo Francesco Giambrone.

“I quattro restauri – spiega il vicepresidente nazionale di Confartigianato Imprese con delega al Mezzogiorno, Filippo Ribisi – si inseriscono perfettamente in questa nostra strada, valorizzando quattro beni monumentali della Sicilia. È per noi motivo di orgoglio firmare il recupero del portone d’accesso al foyer del Teatro Massimo, o ancora far rivivere antichi pezzi custoditi nelle chiese ormai distrutti dal tempo e dal degrado. Sono quattro interventi segnalati dal territorio. Interventi che non vogliono essere sostitutivi di quello che deve essere un intervento pubblico, ma vogliono dare un piccolo contributo, un segnale, di quanto può essere utile e produttiva la collaborazione tra pubblico e privato, tra imprese ed Istituzioni, per la valorizzazione del territorio, che per noi significa anche crescita delle piccole imprese, che vogliono essere e possono ritornare ad essere porta del territorio”.

“Grazie al contributo del 2 per mille destinato alle associazioni culturali – spiega Fabio Menicacci, segretario nazionale Ancos – la nostra associazione ha finanziato in tutta Italia quindici progetti di restauro, recupero, promozione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, architettonico e artigianale dei comuni coinvolti. Ben quattro di questi restauri saranno realizzati in Sicilia”.

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