Marsala, una stagione in chiaroscuro


La stagione turistica 2025 sta per finire ed è tempo di riflessioni sull’andamento turistico reale e percepito da cittadini e turisti che visitano Marsala.
In una città in cui la capacità ricettiva è fatta di pochi alberghi esistenti (14), di poco meno di 100 strutture extralberghiere classificate (98) e da quasi 1000 persone che affittano una casa o parte (“affitti brevi”), emerge che alla luce delle ultimi dati forniti dall’Amministrazione Comunale, fino a tutto ottobre 2025, a Marsala i turisti paganti l’imposta di soggiorno saranno il 22,10% in meno rispetto al 2024 e così anche il numero dei soggiorni.

A fornire i dati e un’analisi accurata è Gaspare Giacalone, presidente di AST – Associazione strutture turistiche di Marsala: “nel 2024 l’Ufficio Turistico Regionale certifica che a Marsala si sono avuti 500.154 soggiorni, considerando 1,9172 i soggiorni medi per turista si può considerare che sono arrivati 104 mila turisti contro i 158.189 paganti l’imposta di soggiorno. E le previsioni per il 2025 a nostro parere non sono buone con dati lontani dai numeri del 2024 per alcuni motivi. La percentuale dei turisti paganti è calata del 22,12% e così i soggiorni (-21,12%)”.

Dati confermati anche dall’analisi pubblicata dalla CNA ad agosto 2025 secondo cui le criticità alla base della crisi nel comparto, prima di tutto, sono legate alla rete dei trasporti e alla mobilità, a partire dall’annosa inefficienza del piano voli dell’Aeroporto di Trapani Birgi.

“La Sicilia Occidentale – spiega Giacalone – continua a inseguire il turismo quando ormai è troppo tardi. A questa lacuna si aggiunge una rete infrastrutturale al limite del collasso: le strade sono disseminate di cantieri interminabili, interruzioni e deviazioni. Gallerie chiuse da anni o agibili parzialmente e arterie dissestate rendono i collegamenti interni un’odissea quotidiana. Per non parlare dei collegamenti ferroviari tra le principali destinazioni turistiche della Sicilia Occidentale. Raggiungere i luoghi da Palermo tramite rete ferroviaria è impossibile. E non mancano i disservizi locali: mancanza di accessibilità e pulizia nelle spiagge libere, bagni a pagamento, prezzi elevati, servizi scadenti, strutture ed attrezzature poco fruibili e poi la sera atmosfere poco sicure con azioni di disturbo e le risse continue da parte di alcuni facinorosi. Tutto questo contribuisce a danneggiare la reputazione della destinazione e niente risolvono i pochi spettacoli ed eventi rivolti essenzialmente ad un pubblico locale, infatti sono programmati all’ultimo minuto, quando ad inizio stagione bisognerebbe sapere cosa ci sarà giorno per giorno”, conclude Gacalone.

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