Sono in arrivo quasi 350 milioni di euro per i beni culturali siciliani. Oltre settanta milioni saranno disponibili per gli enti locali all’interno del “Por Sicilia Fesr 2007-2013”, 142 per gli aiuti alle imprese private e al terzo settore mentre altri 130 milioni sono suddivisi tra i programmi paralleli interregionali “POIN” e “PAIN” (60 milioni), che interessano i siti Unesco siciliani, e il Por a titolarità regionale (70 milioni). L’annuncio è stato dato in conferenza stampa dall’assessore regionale ai beni culturali Lino Leanza.
Le linee guide sulle quali si muove il Por 2007-2013 riguardano la concessione ai privati di lavori e di servizi sui beni culturali, la valorizzazione anche attraverso grandi eventi, la promozione internazionale; il sostegno alla produzione cinematografica e il marketing territoriale per l’attrazione degli investimenti turistici. Dopo l’approvazione, da parte della giunta, del documento sui “Requisiti di ammissibilità e Criteri di selezione del POR FESR”, adesso i due bandi per gli enti locali, “Promozione, valorizzazione, fruizione e gestione innovativa del patrimonio culturale e del patrimonio artistico contemporaneo" e “Qualificazione di strutture e siti che ospitano attività artistiche e culturali”, sono pronti per essere pubblicati.
I bandi, che avranno una copertura finanziaria di 39 milioni di euro il primo e di 34,6 milioni il secondo, prevedono benefici per i progetti presentati da enti locali che abbiano già o stiano affidando la gestione dei propri beni ad un partenariato pubblico-privato. Pertanto il primo bando fornisce un massimo del 20% a fondo perduto per gli investimenti di valorizzazione mediante eventi e promozione mentre la restante parte potrà essere procacciata dai concessionari mediante lo sbigliettamento e le sponsorizzazioni. Il bando per la qualificazione infrastrutturale fornisce invece un massimo del 40% a fondo perduto: la restante parte potrà essere fornita dal credito attraverso il nuovo programma Jessica che fornirà garanzie, finanziamenti e strumenti di partecipazione al capitale di rischio ai project financing promossi dai privati nonché prestiti agli enti locali. Anche i bandi per le imprese private e del terzo settore (142 milioni) conterranno una grande novità: oltre al fondo perduto saranno previste incentivazioni mediante l’abbattimento degli interessi sui prestiti bancari e, soprattutto, con la fornitura di garanzie rispetto al rischio di credito.