Ancora apprezzamenti per Argimusco, la Stonehenge siciliana, che si candida a diventare Patrimonio dell’Umanità.
“Tutti gli esperti presenti a Montalbano Elicona nei giorni della conferenza internazionale Unesco, dagli archeologi agli scienziati, si sono resi conto dell’importanza di questo magnifico luogo; in modo unanime hanno dato parere positivo e questo non potrà che agevolare il percorso burocratico per fare in modo che l’Argimusco possa diventare sicuramente patrimonio dell’Umanità”, ad affermarlo Ray Bondin, componente della Commissione Nazionale Unesco, durante il convegno internazionale Icham – Icomos che si è svolto dal 24 al 28 ottobre al Castello di Montalbano Elicona.
“Nei prossimi mesi utilizzando droni, georadar e metodi di telerilevamento, adoperati nelle ricerche e nelle valutazioni archeologiche – ha aggiunto Bondin – proseguiremo le indagini sull’Argimusco in modo approfondito e con un approccio multidisciplinare. Sarà impiegata successivamente pure la nanotecnologia, perché abbiamo notato che offre un vantaggio per la conservazione del patrimonio culturale. Si tratta di tecniche non invasive ed efficienti”.
Soddisfatto il presidente Icahm John Peterson che ha ribadito: “L’Argimusco è unico al mondo sono certo che saprà conquistarsi un posto tra i siti Unesco.