Il 2015 si apre con una buona notizia per Cefalù. Il Museo Mandralisca non chiuderà, almeno per quest’anno. La giunta regionale ha fatto marcia indietro sul taglio dei fondi alla cultura. E così per altri 12 mesi sarà fruibile il Ritratto d’ignoto marinaio di Antonello Da Messina, uno dei quadri più apprezzati e conosciuti dell’artista.
Per il 2015 il timore era che i fondi scendessero ulteriormente da 1,6 milioni a 900 mila euro da dividere in 30, tra associazioni, enti e centri culturali sparsi per tutta la Sicilia. Tra cui appunto il Mandralisca che attraversa una condizione difficile nonostante il successo di visite (circa 21 mila all’anno). “Abbiamo soprattutto mostre temporanee – spiega il nuovo presidente, Franco Nicastro, al timone da 5 mesi – ma organizzare convegni e incontri è piuttosto oneroso. Ci siamo ribellati –racconta ancora Nicastro – perché il taglio di fondi avrebbe significato la morte degli enti come il nostro. A noi, quest’anno, erano stati assegnati 190 mila euro che sarebbero diventati 120 mila, non sarei nemmeno riuscito a pagare gli stipendi”.
Intanto, nei giorni scorsi, tra i visitatori del museo è arrivato anche Vittorio Sgarbi. Il critico si trovava in Sicilia per un giro nei luoghi del barocco e, prima di ripartire, ha fatto tappa a Cefalù. Messina, la Vanitas da lui attribuita ad Angelo Caroselli, le altre opere della pinacoteca, la preziosa biblioteca, le collezioni archeologica, malacologia e naturalistica.