"I musei siciliani hanno perso in tre anni 1,1 milioni di visitatori, pari al 25%. Ci sono province che non vengono nemmeno sfiorate dai flussi del turismo culturale, malgrado abbiano nei propri territori testimonianze artistiche, archeologiche e architettoniche meravigliose". A lanciare un nuovo allarme sulla stasi del turismo culturale siciliano questa volta è la pubblicazione realizzata da Legambiente Sicilia nell'ambito di Salvailmuseo, appendice di Salvalarte Sicilia, "Nuove strategie culturali per i musei siciliani".
In Sicilia, secondo il report, si visitano prevalentemente otto siti che raccolgono da soli il 75% del totale delle presenze mentre un altro 13% si distribuisce in altri 30 musei.
"Prendiamo atto – dice Gianfranco Zanna, responsabile Beni culturali di Legambiente Sicilia – che inseguiamo modelli irreali, parliamo di reti museali, di marketing, dimenticando che spesso i nostri musei, senza alcuna autonomia finanziaria, non hanno i soldi neanche per la carta igienica o per cambiare una lampadina fulminata".
Tra le proposte di Salvalarte Sicilia c'é un'azione di promozione e valorizzare del patrimonio conservato nei musei, ma anche la riorganizzazione del sistema museale siciliano, a partire dal coordinamento dell'offerta nelle tre grandi aree metropolitane, e infine la creazione delle reti museali.