In attesa di tornare ad accogliere tanti turisti, Petralia Soprana, nominato Borgo più bello d’Italia nel 2019, continua ad organizzarsi per migliorare l’offerta culturale legata alla sua storia millenaria. L’amministrazione comunale ha infatti delegato l’associazione dedicata al compianto archeologo Gaetano Messineo ad occuparsi della parte scientifica e tecnica del museo civico “Della memoria e del Presente”.
Il sito accoglie anche i reperti provenienti dalle campagne di scavi condotte proprio da Messineo a Petralia Soprana che hanno portato alla scoperta della villa di Santa Marina, tra Raffo e Pellizzara. Scavi che ancora oggi sono portati avanti proprio dall’associazione “Gaetano Messineo” nata in memoria dello studioso ma anche per tutelare e valorizzare il territorio di Petralia Soprana e il suo patrimonio artistico, storico, archeologico, ambientale e non solo. Un’azione in questo senso è già stata realizzata dall’associazione che nei mesi scorsi ha inaugurato tre percorsi (pedonali e ciclabili) denominati “Sulle orme di Tanino” che partono dal Museo Civico e conducono allo scavo archeologico di Santa Marina. Da queste premesse è nata quindi la sinergia tra le due istituzioni che collaboreranno nella gestione e valorizzazione del museo sito nelle stanze dell’ex carcere mandamentale sul quale si erge una parte del palazzo municipale.
“Il Comune continuerà ad assicurare il personale e le spese di gestione e manutenzione – spiega l’assessore Antonio Cerami – mentre l’associazione si occuperà della corretta tutela e conservazione dei beni presenti nel museo, dell’inventariazione e della catalogazione, della valorizzazione del museo e l’istituzione di laboratori e di iniziative divulgative e formative”.
L’attività dell’associazione è prestata a titolo gratuito ed avrà una durata di cinque anni che potrà essere rinnovata.
Nel museo, inaugurato a maggio del 2019, sono conservati oltre ai reperti archeologici anche tanti attrezzi della civiltà contadina e dei feudi donati da Ernesto Messineo, fratello di Gaetano, che è il direttore scientifico onorario del museo. Le celle dell’ex carcere, oggi sale espositive, accolgono anche una sezione dedicata all’estrazione del salgemma che avviene nella vicina miniera di Raffo a cura dell’Italkali.
“Affidare la gestione del museo all’associazione Gaetano Messineo – afferma il sindaco Pietro Macaluso – è per noi una opportunità visto le professionalità e le competenze che il sodalizio ha al proprio interno. La collaborazione che c’è sempre stata oggi si rafforza. Siamo certi che l’Associazione saprà valorizzare la struttura museale che Petralia Soprana rincorreva da anni”.