Dalle opere di Antonello da Messina, riunite in unico spazio a Palermo, al dipinto di donna Florio, da una antologica sul fotoreporter Robert Capa alla mostra sulla dea di Morgantina al museo archeologico Salinas, dai “Fiamminghi in Sicilia” alla produzione di un corto sulle meraviglie della Sicilia e un evento dedicato ai palermitani con proiezioni sulla facciata del teatro Massimo. Sono solo alcuni degli oltre 50 eventi organizzati dalla Regione per Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, che coinvolgeranno anche la città di Taormina, gemellata per l’occasione.
Il programma è stato presentato dall’assessore regionale dei Beni culturali, Vittorio Sgarbi, all’albergo delle Povere a Palermo, alla presenza dell’assessore comunale alla Cultura Andrea Cusumano.
In data da definire la ricostruzione dell’altare del Gagini e la collocazione della riproduzione dello Spasimo di Raffaello, in collaborazione con il Comune di Palermo e Factum art. Altre anteprime riguarderanno la mostra su Francesco Laurana a Palazzo Abatellis e quella su Van Dyck, in un itinerario tra Palazzo Alliata di Villafranca e l’Oratorio del Santissimo Rosario di San Domenico. Tra gli eventi specifici a Taormina la mostra fotografica “Magnum on the Set” (in data e luogo da definire, l’ipotesi è Palazzo dei Congressi) e la mostra sul pittore e incisore Piero Guccione (probabile sede Palazzo Ciampoli). Dal 16 aprile, poi, Palermo ospiterà l’edizione 2018 di Bias, biennale di arte contemporanea sacra.
“In meno di tre mesi siamo riusciti con il governo regionale a fare un programma non solo molto ricco ma di grande qualità – ha detto Sgarbi – cospargere di eventi culturali un territorio significa farlo respirare, seminare cultura”. Quindi Sgarbi ha fatto sapere che resterà alla guida dell’assessorato siciliano molto probabilmente sino a metà maggio. “Sarà un tempo breve quello dedicato al mio mandato, ma non tanto breve da non dare delle linee guida. Queste sono le mie ultime volontà, dopo il 4 marzo avremo un limbo, ma qualunque sarà il mio destino penso di sopravvivere come assessore almeno fino a metà maggio, poi si capirà se mi dovrò separare dalla Regione”.