Redigere al più presto un piano di tutela del patrimonio culturale siciliano che giorno dopo giorno viene depauperato. E' la richiesta inviata con una lettera da SiciliAntica all'assessore regionale ai Beni Culturali Antonino Zichichì. "E di tutta evidenza – scrive SiciliAntica nella nota – il danno che quotidianamente viene perpetrato al patrimonio della Regione, fra scavi clandestini e distruzioni provocate da attività edilizie". Fra le proposte che SiciliAntica sottopone al nuovo assessore figurano l'istituzione della figura professionale dell'Archeologo Comunale o intercomunale, funzionario della Soprintendenza, distaccato presso gli uffici tecnici di tutti i Comuni siciliani con il compito di "presidiare" il territorio e assicurare una tempestiva e efficace azione di tutela. Tra le altre proposte, quella di avanzare all'Unesco la richiesta di inserire la Sicilia, nella sua totalità, fra i patrimoni dell'umanità; abolire la normativa che ha istituito 26 parchi territoriali e che ha provocato una scriteriata e inutile frammentazione, restituendo così alle Soprintendenze sia potere decisionale sia le competenze territoriali perdute; creare, in tutti i centri che ne siano sprovvisti, un Museo comunale; istituzionalizzare ul ruolo del volontariato archeologico nelle attività di tutela e di emergenza.