sabato, 16 Novembre 2024

Unesco, 10 siti candidati tra Palermo, Monreale e Cefalù

Armao: in settimana si insedierà comitato di coordinamento

Ora la Regione fa sul serio. Almeno stando a sentire l'assessore regionale per i Beni culturali e per l'identità siciliana, Gaetano Armao che sabato mattina ha presentato in conferenza stampa la candidatura dell'itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù tra i Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco. "Nelle aree del mondo tutelate dall'Unesco i flussi turistici aumentano dal 20 al 30% – ha detto Armao – adesso occorre predisporre, presto e bene, un dettagliato piano di gestione. A giorni – ha annunciato – verrà costituito un comitato di coordinamento tra Regione, autonomie locali e istituzioni economiche promotrici e un comitato scientifico per supportare la candidatura. Ne faranno parte esponenti della cultura, dell'università e del mondo delle imprese. Verrà istituito, inoltre, un comitato di garanti per monitorare il piano di gestione". Quando un luogo viene candidato a far parte della Wold Heritage List il piano di gestione è obbligatorio. I siti tutelati dall'Unesco debbono essere facilmente raggiungibili e accoglienti. Devono garantire ospitalità ai turisti che optano per gli hotel a cinque stelle, ma anche ai giovani e, in generale, a chi non ha grandi disponibilità economiche. I monumenti 'candidati' alla tutela Unesco sono dieci. Otto si trovano a Palermo: il Palazzo Reale o dei Normanni, la Cappella Palatina, la chiesa di San Giovanni degli Eremiti, la chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, la chiesa di San Cataldo, il palazzo della Zisa, la Cattedrale di Palermo, il palazzo della Cuba. A questi si aggiungono il duomo e il chiostro di Monreale e il duomo e il chiostro di Cefalù. "Palermo, con il suo centro storico – ha detto Gianni Puglisi, presidente della Fondazione Banco di Sicilia – è iscritta nella lista provvisoria Unesco da quindici anni. I siti in lista provvisoria, in Italia, sono circa cinquanta e il centro storico di Palermo ha poche possibilità di ammissione. Da qui l'idea di allargare la candidatura ai complessi monumentali arabo-normanni di Palermo, Monreale e Cefalù. Ora – ha aggiunto Puglisi – dopo la proposta d'inserimento che l'assessore Armao ha presentato al ministero dei Beni culturali, la parola passa alla commissione nazionale dell'Unesco e, poi, al comitato per il patrimonio mondiale".

 

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